5
marzo

Sanremo 2021, i look della terza serata: c’è chi troppo e chi niente

Casadilego

Casadilego

La terza serata del Festival di Sanremo è quella più rilassata, perchè spezza la liturgia, mettendo da parte i brani in gara e trasformandosi nella festa della musica. Forse per questo alcuni artisti hanno deciso di “osare” con i look, in alcuni casi non impegnandosi affatto, in altri lanciandosi senza paracadute.

Partiamo però dalla certezze, dall’eleganza con la quale non si sbaglia mai che ieri sera ha avuto in Vittoria Ceretti una perfetta rappresentante: la super modella italiana non avrà brillato per scioltezza e simpatia ma in fatto di look non ha sbagliato un colpo, presentandosi con abiti diversi, tutti dalle linee semplici e di grande impatto, riportando alla mente i tempi in cui c’erano sempre modelle all’Ariston e la scala diventava una vera passerella.

Se l’eleganza della Ceretti ha colpito, quella “solita” di Fiorello, Amadeus e Ibrahimovic è ormai diventata routine, così questi ultimi due hanno pensato di variare sul tema puntando sul rosso scuro, con outfit che avevano un po’ il sapore della giacca da camera. E su questa scia si sono messi comodi anche Fulminacci, Lundini, Ghemon, i Coma_Cose e Madame, con quest’ultima che ha preso un po’ troppo sul serio l’intro della sua cover, trasformandosi in una novella signorina Rottermeier.

Al contrario, c’è chi è andato oltre, come Noemi: forte del suo dimagrimento, la cantante si è presentata sul palco con un top minimal, che lasciava scoperta la pancia e i risultati dei sacrifici fatti. Stilosissimi nei loro corsetti i Maneskin, vera dea greca Emma, ancora in total black Malika Ayane alla quale si è accodata Annalisa, che con lo sbrilluccicchio congiunto del minidress e degli stivali ha un tantino esagerato.

Veniamo alle mise che non avremmo voluto vedere all’Ariston e che speriamo di dimenticare quanto prima: le “bambole assassine” Casadilego e Francesca Michielin, il coprispalle di Michele Bravi, la camicia a pois con foularino alla gola di Stash, l’ennesimo calzone corto di Gio Evan e, soprattutto, quell’accecante tono di blu di Gaia, che ha abbondato con guanti e frange dimenticando (o almeno così è sembrato) il necessario reggiseno.

Infine, un chiarimento a Bugo, Mirco Mariani degli Extraliscio e al duo La Rappresentante di Lista: il total red, in questo Sanremo, se lo può concedere solo la coraggiosa e spiritosa Orietta Berti.



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