“Il Mes è finito, andate in banca“. Maurizio Crozza ha dissacrato Mario Draghi, nel vero senso nella parola. In un momento in cui il nuovo premier sta godendo di ampie e pressoché univoche lodi, il comico ha ribaltato quei toni agiografici trasformandolo in una sorta di sacerdote della finanza catapultato sugli scranni della politica nazionale. E’ accaduto ieri all’avvio della nuova stagione di Fratelli di Crozza.
Sul Nove, il comico genovese ha vestito i panni del nuovo premier ed ha parodiato il suo primo discorso al Senato, convertendolo in una specie di «messa laica». Indossando una stola fatta di banconote, l’improbabile officiante si è rivolto ai senatori in tono solenne ed ha intonato un alleuja tutto da ridere con tanto di versetto cantato:
“Non solo la moneta, lasciamo un buon Pianeta! Restiamo nella Nato, l’Atlantico abbracciamo“
ha detto Maurizio-Draghi, rivisitando ironicamente alcuni temi realmente affrontati dal premier nel suo primo discorso. Poi la lettura del “vangelo contro Matteo“, con tanto di riferimento a Christine Lagarde. Parole scelte – ha spiegato il surreale sacerdote della finanza – “per dare una piccola ginocchiata nei cogl*oni della Lega“. Infine la preghierina conclusiva:
“Euro nostro che sei a Bruxelles sia santificato il tuo spread…“.
Un siparietto divertente; la voce della satira nei confronti del nuovo Presidente del Consiglio, sinora, era stata piuttosto flebile.