Ancora nulla di fatto, sebbene la strada sia ormai tracciata. Il voto sull’assegnazione dei diritti tv della Serie A per il triennio 2021/2024 è stato rimandato di nuovo. Al termine dell’assemblea tenuta ieri a Milano, durante la quale i pretendenti Dazn e Sky hanno illustrato la loro proposta, il Presidente della Lega Paolo Dal Pino ha rimandato ogni decisione: se ne riparlerà tra una settimana, in attesa che i club si compattino a maggioranza sul miglior offerente.
La situazione, in realtà, è già piuttosto delineata e l’offerta di Dazn – che ha superato quella di Sky - è vicina alla vittoria. La piattaforma streaming ha messo sul piatto 840 milioni per 7 partite in esclusiva e 3 in coabitazione che ne valgono almeno altri 70. La tv satellitare è stata staccata di 90 milioni (750, sempre per 7 su 10, più 70). Secondo fonti di stampa, almeno 11 (ma più probabilmente 12) club sono pronti ad approvare la proposta di Dazn. Ma di voti per assegnare i diritti del prossimo triennio ne serviranno 14 ed i prossimi giorni saranno decisivi affinché l’ago della bilancia si sposti in maniera definitiva.
L’attuale stallo, per la verità, è in realtà la conseguenza di un più articolato discorso che riguarda anche la decisione sull’ingresso nella Lega dei fondi d’investimento Cvc, Advent e Fsi. Se passasse l’offerta di Dazn, infatti, le società non si troverebbero più nella necessità di vendere il proprio 10% ai suddetti fondi (a sostenere questa posizione è in particolare la Juve di Agnelli, assieme ad altre big). Le strade percorribili sono quindi due, come sottolinea Repubblica: far morire l’ipotesi oppure rinegoziarla a condizioni più favorevoli, senza cedere il controllo della governance oppure incassando una cifra più alta degli 1,7 miliardi previsti
Il passaggio dei diritti a Dazn sarebbe una svolta significativa per il massimo Campionato italiano, dopo oltre un decennio di partnership fra Serie A e Sky. Secondo quanto appreso, inoltre, durante l’assise di ieri i Presidenti avrebbero chiesto anche un coinvolgimento di Discovery, che già si era fatto avanti al primo round. L’idea maturata ieri sarebbe quella di far sì che la controllata Eurosport ottenga un contratto di sub-licenza per alcune immagini (o gli hightlighs) da Dazn.
La piattaforma, ormai affermatasi anche in altre Leghe europee (in Germania, Austria e Svizzera trasmetterà anche la Champions League), ha dalla sua un ampio progetto di investimenti internazionale, ma ha anche la particolarità di essere veicolata unicamente tramite internet. Il che, in un Paese come l’Italia in cui le infrastrutture tecnologiche non sono uniformi sul territorio, potrebbe diventare un rischio.
Sul punto, le società calcistiche avrebbero chiesto delle garanzie per scongiurare problemi tecnici. “Dobbiamo avere rassicurazioni tecnologiche, che la gente possa vedere il calcio in streaming e vederlo bene” aveva affermato nei giorni scorsi il Presidente del Torino (e patron di La7) Urbano Cairo. Il rapporto con Tim, che dovrebbe fare da Telco supportando Dazn nella distribuzione, è un altro aspetto che i club vogliono approfondire. Tim, secondo indiscrezioni, avrebbe offerto 300 milioni di euro all’anno a Dazn per poter avere una sorta di esclusiva commerciale della pay-TV in streaming, con Dazn veicolato tramite Tim Vision e offerte convergenti fibra + calcio.
Stando a quanto si apprende, già nella riunione di ieri Dazn aveva dato rassicurazioni sullo sviluppo tecnologico della piattaforma, sostenendo che ormai la logica del satellite appartiene al passato. Da parte sua Sky, per non perdere terreno, ha invece ribadito di essere interessata a sviluppare il canale ott della Lega e, come ultima mossa, avrebbe chiesto di annullare l’attuale bando d’asta e di indirne un altro.