29
gennaio

Covid, salta «Britain’s Got Talent 2021»

Britain's Got Talent

Non siamo soli, purtroppo. Mentre in Italia divampa il dibattito sull’opportunità di realizzare a marzo il Festival di Sanremo (con o senza pubblico, si vedrà), anche in altri paesi l’emergenza sanitaria guasta i piani degli organizzatori di eventi tv. In Gran Bretagna, ad esempio, ITV ha deciso di cancellare preventivamente la nuova stagione del seguitissimo Britain’s Got Talent a causa delle complicazioni di produzione derivanti dalla pandemia. Se ne riparlerà nel 2022.

Certo, approntare un paragone diretto con il nostro Festival di Sanremo sarebbe scorretto o quanto meno avventato: stiamo parlando di eventi completamente diversi (la kermesse canora, per noi, è molto più che un semplice spettacolo), ma accomunati dalle forti incertezze legate all’emergenza sanitaria.

La stagione 2021 di Britains’s Got Talent si è rivelata logisticamente impossibile da realizzare a motivo della pandemia, che Oltremanica sta colpendo con particolare violenza. Nei giorni scorsi, infatti, il Regno Unito ha superato i 100mila decessi.

Nonostante tutti in ITV, Thames e Syco facciano del loro meglio per realizzare lo show, e con la nostra priorità assoluta sia di salvaguardare il benessere e la salute di ogni persona coinvolta nel programma, da giudici, ospiti, concorrenti, da tutto l’equipaggio e il pubblico, è stata presa la decisione di spostare – sfortunatamente – le registrazioni e la trasmissione della 15a serie di Britain’s Got Talent al 2022

ha fatto sapere a Variety un portavoce della talent show. Nel motivare la logica alla base di tale scelta drastica, ITV ha spiegato che la preparazione per le audizioni si è rivelata particolarmente impegnativa dato che il programma generalmente coinvolge grandi gruppi di artisti da tutto il Regno Unito e occasionalmente presenta anche concorrenti internazionali.

BGT è noto per la sua diversità di talenti con grandi gruppi di ballo, cori meravigliosi e orchestre, ed è diventato chiaro che non solo non è possibile filmare le audizioni con questo tipo di regole in modo sicuro, ma anche che gli artisti non sono in grado di provare adeguatamente e prepararsi in modo sicuro (…) La sicurezza deve venire prima di tutto e, di conseguenza, la registrazione dello spettacolo non può attualmente andare avanti come previsto

ha aggiunto il portavoce. Parole che – idealmente – ricordano l’appello lanciato nelle scorse ore dalle associazioni dei discografici italiani, che sono tornati a chiedere regole stringenti per proteggere gli artisti coinvolti nel Festival di Sanremo ed i loro staff.

Quanto a Britain’s Got Talent, già nel 2020 (quando la prima puntata ottenne 10,8 milioni di spettatori) la trasmissione aveva risentito dell’emergenza Covid: la produzione era stata interrotta ed era andata in onda in due parti, con la prima metà, composta da audizioni filmate prima della pandemia, trasmessa da aprile a maggio, e la seconda metà in onda da fine agosto a ottobre, e con i restanti episodi prodotti secondo le linee guida anti-contagio.

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