A Dritto e Rovescio sono spuntate pure le corna: quelle di Giuseppe Cruciani. Ieri sera, durante il talk show di Rete4, il popolare speaker radiofonico si è messo in testa un paio di corna finte, per richiamare il vistoso copricapo di Jake Angeli, il supporter italoamericano di Donald Trump diventato il simbolo dell’assalto al Congresso Usa. Obiettivo del siparietto, quello di minimizzare le proteste di Washington, definite dal giornalista “una scampagnata” e non un tentato golpe.
Dissentendo con quanti, anche in studio, bollavano l’irruzione al Congresso come un atto eversivo e un tentato colpo di Stato, Cruciani ha affermato:
“Per me è stata una giornata folkloristica, perché poi tutto si è svolto regolarmente, a parte i morti tra i manifestanti che erano disarmati (…) Per noi è inconcepibile che qualcuno entri dentro la Camera e non sia controllato, per cui qualche sospetto mi viene“.
Il giornalista, contestato subito dal collega Gaetano Pedullà, ha poi definito la manifestazione di Washington “una scampagnata con qualche eccesso all’americana“. E, di seguito, ha rincarato:
“Il golpe organizzato dal punto di vista cinematografico dai Colonnelli di Ugo Tognazzi era una cosa più seria. I golpe si fanno di notte, ci sono i morti e i feriti. Il famoso golpe di ieri è stato organizzato da una persona che aveva le corna!“.
A quel punto, il mattatore de La Zanzara ha estratto un paio di corna finte, simili a quelle del manifestante entrato al Congresso Usa, e se le è messe in testa con l’intenzione di ridimensionare la pericolosità delle proteste americane contro la vittoria di Joe Biden. Un gesto provocatorio, ma anche un assist perfetto per continuare poi a ’scornarsi’ con gli altri ospiti del talk show Mediaset.
1. Perseo ha scritto:
8 gennaio 2021 alle 11:45