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gennaio

Chiara Lubich – L’amore vince tutto: Cristiana Capotondi inaugura il nuovo anno della fiction Rai

Chiara Lubich - L'amore vince tutto

Chiara Lubich - L'amore vince tutto

A poco più di un anno dalla messa in onda della miniserie Ognuno è perfetto, Cristiana Capotondi e il regista Giacomo Campiotti tornano su Rai1 – questa sera alle 21.40 – con Chiara Lubich – L’amore vince tutto, film tv che vuole rendere omaggio alla fondatrice del Movimento dei Focolari nel centenario della sua nascita. Una storia che racconta l’avventura spirituale e umana di una giovane maestra di Trento che, negli anni della Seconda guerra mondiale, si sente chiamata a costruire un mondo migliore e più unito. Una figura carismatica che, con il suo messaggio di accoglienza verso il prossimo, senza distinzioni di razza, cultura e credo religioso, ha contribuito a valorizzare il ruolo delle donne nella Chiesa e nella società.

Nella coproduzione Rai Fiction – Eliseo Multimedia, prodotta da Luca Barbareschi, ad affiancare Cristiana Capotondi anche Aurora Ruffino nel ruolo di Ines, Miriam Cappa in quello di Giosy, Greta Ferro in quello di Graziella, Valentina Ghelfi nel ruolo di Natalia e Sofia Panizzi in quello di Dori. E ancora Eugenio Franceschini nelle vesti di Gino e Andrea Tidona in quelle del Vescovo De Ferrari. Il soggetto del film tv, girato in gran parte in Trentino, è di Giacomo Campiotti, Luisa Cotta Ramosino e Lea Tafuri che firmano anche la sceneggiatura insieme a Francesco Arlanch.

Chiara Lubich – L’amore vince tutto – Trama

Trento, 1943. La città è oltraggiata dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale. Chiara, giovane maestra di scuola elementare, deve interrompere la lezione per condurre i bambini in salvo in un rifugio antiaereo. Là, nel tempo sospeso del bombardamento, ritrova alcuni amici: Ines ed Enrico, prossimi al matrimonio, Natalia e Dori che sognano anche loro una famiglia. Chiara invece vorrebbe solo avere delle risposte ai grandi interrogativi che la attanagliano. Alla fine dell’allarme, Trento mostra le sue ferite tra le macerie. Chiara ritrova i genitori e le sorelle. Suo fratello Gino, medico dell’ospedale, è impegnato a curare i tanti feriti. Qui Chiara vede la tragedia con i suoi occhi. Tutto il suo mondo trema. Afflitta dalla devastazione e dal dolore che vede intorno a sé, Chiara cerca disperatamente di dare un senso a quanto sta accadendo.

La situazione peggiora all’indomani dell’armistizio di Badoglio dell’8 settembre. Il Paese è allo sbando. Gino decide di unirsi ai partigiani e combattere in prima linea. Enrico ed Ines rimandano le nozze perché il ragazzo decide di affiancare invece i soldati tedeschi. I progetti di tutti sono messi in discussione. Chiara, alla ricerca disperata di un senso, vaga per la città distrutta e, davanti ad una statua della Madonna, si sente chiamata a consacrarsi a Dio, l’unico ideale che sembra non crollare. La decisione di vivere concretamente il Vangelo scatena le reazioni dei benpensanti, tra cui il padre di Ines, un gerarca fascista che ha minacciato di morte Gino, e che non tollera che la loro figlia frequenti Chiara.

“Che tutti siano uno” è questo il versetto del Vangelo che più ha colpito Chiara e che diventa il suo programma di vita, scandaloso e incomprensibile per chi, stremato dalla guerra, cerca prima la vendetta della giustizia. Mentre tutti riparano in montagna, Chiara, a malincuore, si separa dalla sua famiglia e decide di rimanere a Trento per aiutare chi ha più bisogno. La stessa scelta viene fatta dalle sue amiche e le ragazze trovano una casa dove poter vivere insieme. Nascerà così quello che sarà poi chiamato il primo “focolare”, il nucleo iniziale della nuova comunità attorno a cui si svilupperà il Movimento. Sebbene la diffidenza nei loro confronti aumenti, Chiara e le sue compagne vanno avanti per la loro strada e si dedicano ai più disagiati, ai malati, ai poveri.

Nel clima d’odio che il conflitto ha generato, si preoccupano di favorire la riconciliazione, sanare le ferite e progettare un futuro migliore per l’umanità. Quando Gino viene arrestato tra i partigiani in montagna, Chiara è costretta a chiedere aiuto proprio al padre di Ines il quale però si rifiuta di aiutarla e la accusa del furto di un gioiello di famiglia che in verità Ines aveva donato alla causa del focolare. La guerra finalmente finisce e Chiara può riabbracciare la sua famiglia ma la realtà è cambiata. Ora è il padre di Ines a chiedere di intercedere per la sua vita. Intanto intorno a Chiara si sono radunate sempre più persone, dando così vita al Movimento dei Focolari.

Chiara Lubich – L’amore vince tutto – Foto



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