Archiviata una tribolata ma riuscita edizione di Ballando con le Stelle, che la pandemia ha prima fatto slittare in autunno e poi rischiato di cancellare, Milly Carlucci ‘affila le maschere’ in vista de Il Cantante Mascherato, al via tra meno di un mese su Rai 1 (prima puntata venerdì 29 gennaio). Le emozioni dello show ballerino, che ha proclamato vincitore Gilles Rocca, sono però ancora vive e poco importa – dice – se a vincere la sfida degli ascolti è stato Tú sí que vales di Maria De Filippi.
“Già tanto che siamo riusciti ad andare in onda. Programmi come Tú sí que vales portano sul palco professionisti e possono farlo registrando le puntate. Noi no. Noi i talenti dobbiamo allenarli. E se qualcuno si ammala sono guai. Una sfida l’abbiamo vinta: riportare il varietà nel sabato sera autunnale, che da anni veniva presidiato da Alberto Angela. E sui social siamo stati campioni assoluti“
ha dichiarato la conduttrice al Messaggero. Ora pensa allo show delle maschere (ecco quali sono), che arriva dopo un anno economicamente complicato, che inevitabilmente si ripercuote sulla formazione del cast di concorrenti:
“Sia Ballando che Il Cantante sono un mix di personaggi di ’serie A’ e serie minori, sorprese e rivelazioni. E’ un mix economico: fare un programma con la ’serie A’ costa troppo. Col cast di un varietà Anni ‘60 fai quattro Sanremo. E la tendenza sarà al risparmio: tutte le tv quest’anno devono fare i conti con gli introiti bassi della raccolta pubblicitaria”.
Ma questo la Carlucci non sembra viverlo come un deficit, piuttosto come una sfida da vincere:
“Dove non arrivano i soldi arriva la fantasia. E comunque la tv è un’industria che vive anche di soldi investiti”.
Dopo Il Cantante Mascherato, la conduttrice si dedicherà a Il Sogno del Podio, talent per giovani direttori d’orchestra che mette in palio un contratto con la London Simphony Orchestra. Sarà girato a marzo in Inghilterra, trasmesso a maggio su Rai 5 e – anticipa Milly – “forse anche su una generalista“.