Si è soliti pensare a Sentieri, storica soap americana trasmessa in Italia da Mediaset, come simbolo di longevità di questo genere televisivo. Ebbene, se le storie di Reva Shayne e soci hanno tenuto banco sul piccolo schermo per ben cinquantasette anni (a cui ne vanno aggiunti diciannove in radio), c’è chi da ben sessant’anni e diecimila episodi fa compagnia ai telespettatori: si tratta di Coronation Street, soap opera britannica che ha debuttato su Granada Television, oggi ITV, il 9 dicembre del 1960 e dunque compie proprio oggi sessant’anni.
Nota fra gli appassionati con gli abbreviativi Corrie o The Street, fu ideata da Tony Warren ed è un prodotto di prima serata (inizia alle 19.30 che per gli inglesi è un’ora di punta), che inizialmente andava in onda due volte a settimana e dal 2016, invece, fa compagnia al pubblico ogni lunedì, mercoledì e venerdì con due episodi per volta raccogliendo quasi 7 milioni di spettatori. Tuttavia, l’emergenza sanitaria ha fermato la produzione per tre mesi e tenuto lontani dal set gli interpreti più anziani, rendendo necessario il momentaneo dimezzamento degli episodi settimanali.
Prodotta a Manchester in un complesso di studi televisivi di oltre trentamila metri quadri, realizzato ad hoc in un’ex area portuale, ha vinto in sessant’anni oltre centosettanta premi e ricevuto circa trecento nominations, classificandosi come uno dei programmi televisivi più amati dal pubblico britannico, con picchi d’ascolto che in passato hanno toccato anche i venti milioni di spettatori.
Foriera di documentari, libri, film, spin off, episodi speciali e merchandising di varia natura, è ambientata in una cittadina immaginaria inglese chiamata Weatherfield; la trama ruota attorno ad un vasto gruppo di personaggi, prevalentemente appartenenti alla classe operaia, che vive in quella strada e frequenta gli stessi negozi e locali. Le loro vicende, raccontate con ironia e con una propensione alla commedia, negli anni si sono fatte via via più audaci, incentrandosi sì su storie d’amore (131 i matrimoni celebrati) ma anche su argomenti spinosi come lo stupro, la malattia mentale, la violenza domestica, la condizione femminile, i problemi dell’infanzia, dei poveri, degli alcolisti, oltre ad omicidi e misteri di varia natura. Risale al 1998 la prima storyline con una donna trans.
In sessant’anni gli attori che hanno abitato Coronation Street sono stati centinaia e centinaia, ma fra tutti spicca William Roache, che fin dal 1960 interpreta Ken Barlow. Come lui, ma non quanto lui, “reduci” del passato sono Barbara Knox e Helen Worth, mentre le ultime leve sono Tony Maudsley e Charlotte Jordan. Molti personaggi famosi nel tempo si sono interessati alla soap, in particolare il Principe Carlo, che apparve come guest star in un live, e i Queen, che nel videoclip di I Want to Break Free ne realizzarono una parodia.
Per celebrare il suo sessantesimo anniversario ITV ha deciso di trasmettere alcuni episodi speciali della soap, in particolare quelli dei passati anniversari (alcuni realizzati live), ed ha anche rilasciato fotografie aeree del set, per dimostrare quanto è cambiato e si è sviluppato negli anni, con l’aggiunta di sempre nuovi ambienti.
Happy 60th Anniversary @itvcorrie!
Quite the achievement. ❤️ #Corrie60 https://t.co/jlh5qLdOY2
— ITV (@ITV) December 9, 2020
Sixty years on the cobbles, what an incredible achievement! Here’s a very special #60For60 message from our very own William Roache. ❤️
👉 https://t.co/4gGn7xSDLy#Corrie #Corrie60 #KenBarlow @ITV @WeAreSTV pic.twitter.com/99nOiKNTS4
— Coronation Street (@itvcorrie) December 8, 2020
.@itvcorrie turns 60 on Wednesday and has brought some of the most sensational scenes to our screens in that time.
Here’s 10 of the most dazzling plotlines from the archives that has kept generations of Brits glued to their TVshttps://t.co/jNw4XZKLyp
— ITV News (@itvnews) December 8, 2020