19
novembre

Diritti tv, la Serie A dice sì ai fondi d’investimento. Affare da 1,7 miliardi

Paolo Dal Pino, Presidente Lega Serie A

Per il futuro del calcio italiano, la Lega di Serie A ha detto sì ad un modello di business sinora inedito per il nostro Paese. I club del massimo Campionato tricolore, tramite il voto dei rispettivi presidenti, hanno accettato all’unanimità l’offerta del consorzio di fondi di investimento CVC-Advent-Fsi, che entrano così – con una quota di minoranza del 10% – nella Media Company creata per gestire e commercializzare i diritti televisivi.

La mossa è ritenuta economicamente vantaggiosa: Cvc, Advent e Fsi hanno infatti messo sul piatto 1,7 miliardi. Cifra che fa comodo in un momento in cui il calcio italiano ha accusato il colpo dalle perdite economiche milionarie legate all’emergenza Covid. L’inserimento dei fondi di private equity nella Media Company segna l’avvio di un progetto che prevede una visione planetaria di sviluppo del brand Serie A, anche attraverso nuovi sistemi di promozione del Campionato.

La questione più rilevante riguarda la vendita dei diritti televisivi relativi al triennio 2021/2024. I fondi aiuterebbero nella cessione a una pluralità di piattaforme; la Lega, al riguardo, punterebbe in particolare ad una crescita sia dei proventi domestici sia di quelli esteri, che al momento per la Serie A fruttano 370 milioni di euro a stagione (più della Bundesliga tedesca, ma meno della Liga spagnola e della Premier League inglese).

Per approvare la delibera servivano 14 voti su 20 da parte dei club riunitisi oggi a Roma. Una netta maggioranza si era già dichiarata favorevole all’ingresso dei fondi, mentre alcuni presidenti (Claudio Lotito, Aurelio De Laurentiis e Antonio Percassi) avevano avanzato qualche perplessità. Alla fine, le resistenze sono state vinte ed è arrivato l’ok all’unanimità. Adesso serviranno un paio di mesi per stendere i contratti e si pensa di poter arrivare al closing nel nuovo anno.

I fondi di private equity che credono nella nostra industria sono disposti a investire 1 miliardo e 700 milioni in questo periodo storico per avere il 10% della società, gestiranno i diritti commerciali del campionato di calcio italiano. Oggi abbiamo trovato un accordo, abbiamo accettato la proposta economica-finanziaria ma non abbiamo ancora chiuso. Non c’è impegno vincolante di alcun tipo, stiamo seguendo il processo di un’operazione così delicata e complessa

ha dichiarato il Presidente della Lega Serie A, Paolo Dal Pino, tra i primi a promuovere l’ingresso dei fondi di private equity per risollevare le finanze del calcio italiano.

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