La prima stagione di Mare Fuori, dopo una partenza all’8% di share, ha subito un lieve calo, chiudendo il bilancio delle prime cinque puntate al 7%. Ma, al di là dei risultati auditel, la serie Rai Fiction e Picomedia ha offerto al pubblico un racconto molto forte, coinvolgente, duro e allo stesso tempo empatico (qui la nostra recensione completa), che merita un secondo capitolo e lo avrà.
La decisione di andare avanti, considerato il peso artistico e sociale del progetto, era già stata presa prima ancora del debutto, tanto è vero che durante la conferenza stampa di presentazione il produttore Roberto Sessa aveva annunciato che la seconda stagione era già in fase di scrittura. I telespettatori di Rai 2 continueranno, dunque, a seguire le storie dei ragazzi rinchiusi nell’Istituto di Pena Minorile, che affrontano un percorso di recupero spesso impossibile, dal momento che il crimine è l’unico pane quotidiano dal quale sono stati nutriti, ma che altre volte è realizzabile, con l’aiuto di educatori ed esperti.
I punti di riferimento per i protagonisti della prima stagione sono stati il poliziotto Massimo Esposito (Carmine Recano) e la direttrice Paola Vinci (Carolina Crescentini), anche loro portatori di un racconto personale difficile, fatto di sofferenza e scelte dolorose. Ma sono state soprattutto le vite disgraziate dei giovani carcerati a far breccia nel cuore del pubblico, in particolare quelle dei due anelli più deboli della catena, Filippo Ferrari (Nicolas Maupas) e Carmine Di Salvo (Massimiliano Caiazzo), finiti dietro le sbarre loro malgrado e decisi a vivere una vita diversa.
L’epilogo delle loro vicende giudiziarie deciderà il futuro dei due nella serie ma, trattandosi di un racconto corale, Mare Fuori potrà andare avanti facilmente anche con protagonisti diversi e nuovi drammi, sceneggiati ancora da Cristiana Farina e Maurizio Careddu.