Dopo sei puntate Bake Off Italia è tornato all’ovile: per la prima volta in questa nuova edizione i telespettatori hanno assistito alle tre prove canoniche del programma – creativa, tecnica e quella a sorpresa – salutando le sfide in gruppi che l’avevano caratterizzata fino a questo punto. Un tuffo nel passato, o meglio un passo indietro, che fa quasi pensare che la vera gara stia iniziando soltanto adesso.
Va bene la liturgia, va bene l’identità dello show, ma il tentativo di spezzare la routine con un meccanismo nuovo era stato apprezzabile, un modo per rimodernare un tendone che dopo otto stagioni rischiava di diventare antiquato. Invece, no: il bakery show si è ributtato nel solito tran tran, puntando ancora una volta su prove salate – già apparse ad onor del vero la scorsa settimana – che con il format non c’entrano affatto.
Di interessante c’è che per la prima volta quest’anno è stato anche assegnato il grembiule blu, incoronando il migliore di una puntata dedicata al sud Italia. E’ toccato a Monia, la quarantacinquenne di Ascoli Piceno, stavolta impeccabile, ma che nelle prime cinque puntate non si era particolarmente fatta notare. A voler fare un primo bilancio, in questa puntata destinata a fare da spartiacque, gli aspiranti pasticceri più promettenti sono il milanese Matteo, sempre calmo e concentrato, la bionda ed ambiziosa designer Sara e il controverso Philippe, che ha perso un’altra occasione per fare la persona seria, twerkando sulle note di Pem Pem per festeggiare il secondo posto nella prova tecnica: ma non gli era bastato cucinare a torso nudo ed essere richiamato dai giudici?
Bake Off 2020: cosa è successo nella sesta puntata
Prova creativa: Casatiello napoletano e zeppole di San Giuseppe
Prova Tecnica: Cassata siciliana di Damiano Carrara
Prova a sorpresa: Taralli dolci, cartellate e pasticciotti pugliesi
Grembiule blu: Monia
Eliminati: Giovanni
1. ale88 ha scritto:
10 ottobre 2020 alle 11:44