9
ottobre

We Are Who We Are: al via il teen drama sulla fluidità di genere diretto da Luca Guadagnino

Are Who We Are

We Are Who We Are

La complicata, turbolenta e sfaccettata vita adolescenziale è protagonista della nuova serie di Sky Atlantic. Debutta questa sera – alle 21.15 – We Are Who We Are, la serie tv creata da Luca Guadagnino – già regista di titoli come Melissa PChiamami col tuo nome – che racconta una storia di amicizia nel periodo tipico della scoperta e dell’accettazione di sé, dove in primo piano risaltano questioni come la sessualità e la ricerca dell’amore. Tra gli sceneggiatori c’è anche Paolo Giordano, celebre scrittore de La solitudine dei numeri primi.

Un racconto formativo che cerca di catturare la spontaneità ribelle e a tratti ’sovversiva’ di un gruppo di adolescenti che vive in una base militare e che, in generale, affronta il tema della famiglia, quella biologica, di sangue, quella ereditata e quella scelta. Protagonisti sono due giovanissimi, Fraser e Caitlin. La trama parte con l’arrivo in Italia del quattordicenne Frasee, un giovane timido e introverso. Dopo che Sarah, una delle sue due madri, viene promossa a Colonnello in Veneto, il ragazzo si trasferisce con la famiglia in Italia da New York. Mentre esplora la nuova realtà, entra in contatto con la misteriosa Caitlin, un’adolescente apparentemente spavalda e sicura di sé. La sera stessa del primo incontro, Fraser incrocia Caitlin in abiti maschili e decide di seguirla in un bar dove la osserva flirtare con una ragazza italiana. Da questo momento un particolare e speciale rapporto li accompagnerà nelle loro vicende di vita.

La storia è volutamente ambientata nel 2016, per far sì, ha rivelato Guadagnino, che la trama avesse una distanza minima dalla contemporaneità. Centrale sarà il tema della fluidità di genere e dell’esplorazione della sessualità, grazie a dei protagonisti che metteranno alla prova la propria curiosità, il desiderio, la capacità di sperimentarsi. Adolescenti che si metteranno a nudo, non solo metaforicamente, per muoversi su una vasta scacchiera sessuale e affettiva, non senza contrapposizioni con gli adulti.

E’ questa la mission del regista:

“Tutto è nato da una sfida lanciatami da Lorenzo Mieli che mi interpellò chiedendomi se mi interessasse raccontare il concetto di fluidità di genere nel mondo degli adolescenti nella suburbi americana. E da questo prima iniziale proposta (…) è nata la curiosità di immaginare più che il tema che è anche un po’ la moda della fluidità di genere, il mondo, che cosa potesse rappresentare oggi essere una famiglia o due famiglie all’interno del sistema e che sistema. Ho pensato all’idea dell’America che potesse essere universale”.

Per quel che concerne i protagonisti, Fraser è interpretato da Jack Dylan Grazer, mentre è Jordan Kristine Seamón a vestire i panni di Caitlin Poythress, Chloë Sevigny è Sarah Wilson, la madre di Fraser, Alice Braga è Maggie Teixeira, la moglie di Sarah, Spence Moore II dà voce a Danny Poythress, fratello maggiore di Caitlin, mentre Scott Mescudi a quella di Richard Poythress, padre di Caitlin. Completano il cast Faith Alabi, Francesca Scorsese, Ben Taylor, Corey Knight e Tom Mercier. La serie ha debuttato lo scorso 14 settembre sull’americana HBO davanti a 117.000 spettatori (0.02% di rating commerciale).

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