Tocca di nuovo a Francesco Testi fornire l’ennesima “verità” sull’AresGate. L’attore, intervistato da Selvaggia Lucarelli su TPI, ha cercato di fare chiarezza sulla vicenda ridimensionando ancora una volta la faccenda. In primis risponde a Lory Del Santo sulla presunta attrice sparita nel nulla:
“Reda, la mia fidanzata, è la famosa attrice su cui Lory Del Santo ha ricamato in tv dicendo che era sparita dopo che lei le aveva fatto fare un provino, cosa che ha alimentato la storia della setta, facendo intendere chissà cosa. Ha detto anche che Reda avrebbe cambiato il numero di telefono, insinuando che fosse stata plagiata da chissà chi. Il motivo per cui Reda ha cambiato numero non lo posso dire, ma sono cose riservate che non hanno anche fare con Tarallo o l’agenzia. E non c’era nessun mistero, posso garantirlo“.
Tutti dunque avrebbero esagerato nelle dichiarazioni. Francesco Testi – anche lui, all’epoca, trasferitosi a Zagarolo come Tarallo, Garko, Morra - afferma di non essere mai stato manipolato da Tarallo e di aver potuto sempre svolgere una vita normale, sebbene ammetta di provare rancori. Ha cominciato ad avere problemi quando è venuto meno alla regola che riguardava le relazioni fisse: stando a quanto affermava Tarallo, distraggono dal lavoro. Se si voleva lavorare per loro non era possibile iniziare una relazione seria. Nel 2015 ha così scelto di lasciare l’agenzia:
“Ho cominciato ad avere problemi lì quando sono venuto meno alla regola che potevi scoparti chi volevi ma non dovevi avere relazioni fisse perché distraggono dal lavoro. Una cosa che può essere moralmente contestabile, ma a me all’inizio non ha pesato più di tanto (…) Il rancore ce l’ho perché, dopo che ho fatto il protagonista del primo “Furore”, non mi avrebbero proposto di fare la seguente stagione morendo la prima puntata, se mi fossi fidanzato seriamente (…) non butto però mer*a addosso perché in quel piatto io ho mangiato“.
L’unica finzione a cui si è prestato nel corso degli anni in cui ha lavorato con loro è stata la finta scazzottata tra lui e Massimiliano Morra per gelosia. Lucherini, che era l’ufficio stampa di Ares Film, era un amante delle storie create a tavolino, racconta Testi. Insieme ad Alberto Tarallo hanno sempre avuto come riferimento nella gestione degli attori e delle loro vite le grandi produzioni americane di una volta e hanno scelto di inscenare questa contesa. Ha, inoltre, specificato di non conoscere bene il percorso di Adua perchè lei è entrata in agenzia quando lui la stava lasciando.