28
settembre

«La banda dei Fuoriclasse» diventa un doposcuola

La banda dei Fuoriclasse, Mario Acampa

Il doposcuola, ai tempi dell’emergenza sanitaria, lo propone Rai. Con l’approvazione della Ministra Azzolina. All’inizio di una stagione didattica sulla quale incombono i timori e le incertezze della pandemia, il servizio pubblico rilancia La banda dei Fuoriclasse, appuntamento di Rai Gulp inaugurato proprio in occasione del lockdown (debuttò il 17 aprile per un totale di 37 puntate). La nuova edizione, pensata per gli studenti della scuola primaria e secondaria inferiore, sarà in diretta da oggi sul canale 42 dtt a partire dalle 14.40 e quindi non più nella fascia mattutina come accadeva nei mesi dell’isolamento, quando le scuole erano chiuse.

Studiato come spazio complementare alle lezioni mattutine, il programma sarà ancora condotto dall’attore Mario Acampa, che ogni giorno sarà aiutato da un gruppo di maestre e maestri. In ogni puntata, un insegnante di scuola primaria farà una lezione di approfondimento inerente all’anno scolastico, darà le istruzioni per lo svolgimento di un laboratorio interattivo e aiuterà i ragazzi nello svolgimento dei compiti. Una squadra di divulgatori terrà delle brevi lezioni non solo su tematiche strettamente scolastiche ma anche su argomenti di interesse generale.

Nella puntata di oggi, la maestra Alessandra Pederzoli insegnerà come si scrive e come si costruisce un diario. E sempre di diari parlerà l’ebraista e scrittore Matteo Corradini. Il video del giorno sarà: “Perché dobbiamo fare i compiti?“. Inizierà inoltre un corso, tenuto dai divulgatori e ricercatori del MUSE (Museo delle Palafitte del Lago di Ledro), che durerà per tutta la settimana e che consentirà ai ragazzi di imparare come facevano gli uomini primitivi a sopravvivere, a procurarsi il cibo, accendere il fuoco e vestirsi.

Ci sarà anche la prima lezione della Teacher Nelly che insegnerà a salutare in inglese. Il tutto accompagnato da speciali cartoni animati: le ricette di Arturo e Kiwi, i Peanuts, Mati e Dadà, oltre a un documentario sul Galles. In studio ci sarà la presenza fissa dell’illustratore Gabriele Pino.

La ripartenza del programma, prodotto da Rai Ragazzi in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, è stata accolta nei giorni scorsi dalle espressioni positive di Lucia Azzolina, titolare del dicastero scolastico, la quale ha parlato di “operazione culturale di grande rilievo” perché – ha affermato – “portare la scuola in tv significa assumersi la responsabilità condivisa di sollecitare il Paese a riflettere sull’importanza di questa grande istituzione“.

Da amanti e osservatori della tv, in ogni caso, continuiamo a credere che il miglior modo per valorizzare la scuola (anche e soprattutto ai tempi del Covid) sia quello di sostenere le attività in classe e in presenza, che nessun programma televisivo potrà mai sostituire.

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