Italia Sì è la giusta alternativa a Verissimo. Non si cerca di rincorrere la concorrenza ma il padrone di casa, Marco Liorni, punta tutto sui temi da sviscerare insieme ai suoi opinionisti che quest’anno, per la terza edizione del programma, non saranno fissi. Rita dalla Chiesa ed Elena Santarelli hanno lasciato la trasmissione e al loro posto si alterneranno diversi volti durante tutta la stagione. Per la prima puntata hanno presenziato Mariolina Cannulli, Georgia Luzi, Raimondo Todaro, Enrica Bonaccorti, Mauro Coruzzi e, in collegamento, Diego Dalla Palma. Il pubblico non è presente in studio ma in collegamento da casa, come avviene ogni giorno con Reazione a Catena.
Marco Liorni non è più solo alla guida di Italia Sì: pare che Rai 1 abbia iniziato a credere nel potenziale della trasmissione. Le avvisaglie erano nell’aria già dalla scorsa edizione quando, con la direzione di Stefano Coletta, Marco Liorni è stato promosso, seppur solo per una volta, alla domenica pomeriggio e alla programmazione quotidiana per tutto il mese di giugno. Dopo la pausa estiva Italia Sì è tornata dal suo pubblico con una veste totalmente rinnovata: non solo nei volti, ma anche nei contenuti, sempre più interessanti, oltre che nella grafica e nello studio.
Gli argomenti trattati dal programma conquistano l’attenzione del pubblico, peccato che vengano spesso interrotti per rispettare una scaletta troppo rigida, che, oltre a cambiare argomento sul più bello, prevede una massiccia promozione a Ballando con le Stelle. Così, una discussione accesa su un ex parroco che ha voluto sposare due donne viene troncata per lasciare spazio alla visione dei concorrenti impegnati con i relativi maestri di ballo in sala prove. La sinergia tra i programmi di Rai 1 per la promozione di Ballando con le Stelle è apprezzabile, ma con Italia Sì è esagerata.
Ben venga uno spazio dedicato totalmente al programma, approfittando della presenza di Raimondo Todaro tra gli opinionisti, basta che questo non trasformi il format di Italia Sì da trasmissione televisiva a branded content.
1. Danilo ha scritto:
12 settembre 2020 alle 20:49