7
settembre

Storie Italiane riparte dal caso Viviana-Gioele. Catherine Spaak non ci sta: «Mi dissocio. Sono venuta qui per altri motivi»

Eleonora Daniele e Catherine Spaak - Storie Italiane

Eleonora Daniele e Catherine Spaak - Storie Italiane

Le Storie Italiane di Eleonora Daniele – ripartite questa mattina alle 9.55 su Rai 1 – tornano a porre l’attenzione sulla cronaca nera. La prima puntata ha visto al centro della scena il caso di Viviana Parisi e del piccolo Gioele, ritrovati morti lo scorso agosto (lei il 3, lui il 19), che ha ancora lati oscuri.

In studio, però, c’è chi storce il naso. Catherine Spaak prende infatti le distanze dalla trasmissione, che affronta la vicenda con – tra gli altri – la criminologa Roberta Bruzzone, l’avvocato della famiglia della donna e attraverso una testimonianza della mamma di Viviana.

“Io non ho seguito la storia. Mi dissocio dall’accanimento nel dare notizie come questa (…) Rispetto quello che fate ma mi dissocio

accusa ‘pacatamente’ l’attrice, ricordando – in primis alla Daniele – che sono venuta qui questa mattina per altri motivi. La conduttrice non si scompone più di tanto, mentre la Bruzzone ci tiene a ricordare che certe storie serve raccontarle perché ce ne sono tante altre simili che proprio grazie a programmi come Storie Italiane potrebbero avere un finale differente.

“Non sono d’accordo che si facciano trasmissioni così (…) Bisognerebbe chiedere alla gente se è d’accordo

rincara la Spaak. Eleonora prima sorvola, poi le lancia l’assist del film con la quale l’attrice torna sul grande schermo (ed è questa la ragione della sua ospitata). Si tratta de La vacanza di Ennio Iannaccone, che è anche l’occasione per Catherine di parlare del suo recente dramma:

Sei mesi fa ho avuto un’emorragia cerebrale, non camminavo e non vedevo”

dichiara. La cicatrizzazione le ha poi causato crisi epilettiche. Ne parla, però, quasi con il sorriso; sta bene soltanto da pochi giorni ma è felice perché ha raggiunto una “capacità motiva e sentimentale molto più profonda”. E aggiunge:

Non sono venuta a piangere, sono venuta a sorridere“.

“Vedi che allora parlarne serve”, conclude la Bruzzone. Una chiosa che è un po’ la vittoria della Daniele, che senza esporsi troppo né alzare i toni ha riportato tutti sulla ‘retta via’ di Storie Italiane.

Condivi questo articolo:
  • Facebook
  • Twitter
  • Digg
  • Wikio IT
  • del.icio.us
  • Google Bookmarks
  • Netvibes

, ,



Articoli che potrebbero interessarti


Eleonora Daniele
Eleonora Daniele chiude in lacrime Storie Italiane. «Siamo tutti con te. Ce la devi fare!», le parole per l’autore Alessandro


Storie Italiane
Rossano Rubicondi non sarebbe morto per un melanoma: il padre svela un’altra causa di morte dalla D’Urso e litiga con la Daniele – Video


Serena Bortone
Eleonora Daniele, Serena Bortone e Alberto Matano danno appuntamento a settembre. «The best is yet to come»


Storie Italiane
Denise Pipitone, torna la pista rom. A Storie Italiane il video di una ragazza chiamata “Denisa”

5 Commenti dei lettori »

1. Mauro ha scritto:

7 settembre 2020 alle 11:41

E certo che la criminologa non è d’accordo… lei ci campa con le disgrazie.



2. Alex ha scritto:

7 settembre 2020 alle 13:07

Concordo con la Spaak. Del caso di Viviana non ne stanno parlando più nemmeno i tg perchè non ci sono novità, quindi non vedo perchè ritornarci su per forza ripetendo tutta la storia che ormai tutti già conoscono. Questo è soltanto sciacallaggio mediatico. Queste sono storie di cui questi programmi si nutrono e senza le quali non esisterebbero.



3. Lorenzo78 ha scritto:

7 settembre 2020 alle 15:19

Sono d’accordo anche io con la Spaak. C’è da dire che forse Storie italiane in generale si distingue con un po’ più di garbo dall’infimo circo della D’Urso



4. Maria Cristina Giongo ha scritto:

8 settembre 2020 alle 11:06

Anch’io concordo con Catherine Spaak. Sono storie terribili, che vanno trattate in ben altro modo!



5. Alex ha scritto:

9 settembre 2020 alle 17:05

Credo che anche molti a casa siano stati d’accordo con quanto detto da Catherine Spaak.
Se inviti qualcuno per parlare di un film, non vedo perchè metterlo poi in difficoltà chiedendogli anche un parere su un tema che non gli compete creandogli imbarazzo. A volte ci vorrebbe più sensibilità anche da parte dei conduttori.



RSS feed per i commenti di questo post

Lascia un commento


Se sei registrato fai il login oppure Connetti con Facebook

Per commentare non è necessaria la registrazione, tuttavia per riservare il tuo nickname e per non inserire i dati per ciascun commento è possibile registrarsi o identificarsi con il proprio account di Facebook.