Sotto il territorio italiano sono ancora sepolti reperti storici tutti da trovare. Con questo scopo nasce Metal Detective, il nuovo programma condotto da Paolo “Gibba” Campanardi, in onda questa sera su DMAX alle 21.25. Cinque puntate in cui l’uomo, capo della protezione civile di Toscolano Maderno (Brescia), affronterà un itinerario, decisamente arduo e pieno di ostacoli, che toccherà il monte Ragogna, la ferrata del Sass de Stria, passando per Salò, Anzio, fino a raggiungere la leggendaria Linea Gotica.
Per chi non lo conoscesse, “Gibba” è uno stimato rifugista; in compagnia del suo fedele metal detector, Campanardi indosserà dunque, in esclusiva per DMAX, la sua tuta mimetica ed andrà a caccia di indizi. Il suo obiettivo sarà infatti quello di scoprire cimeli bellici che possano aiutare a risolvere misteri della storia nostrana, legati alle guerre, ancora oscuri. Un viaggio avvincente e spesso pericoloso che farà da apripista anche a racconti di vicende dimenticate nel tempo, che verranno eseguiti da Paolo e dalle persone che incontrerà lungo il suo viaggio.
Prodotto da Formasette per Discovery Italia, Metal Detective farà tappa, ad esempio, sul Tagliamento sulle tracce della Brigata Bologna, ossia l’eroico drappello di uomini capace di bloccare, in solitaria, l’avanzata austro-tedesca dopo Caporetto; un diversivo che ha dato modo al resto dell’esercito italiano di organizzare per tempo le difese sul Piave. Grazie ai suoi ritrovamenti, “Gibba” ricostruirà dunque le azioni dei soldati italiani calandosi dalla cima del monte al greto del fiume, al fine di individuare il punto esatto dove avvenne lo scontro finale.
Nel corso dei cinque appuntamenti, il conduttore attraverserà inoltre le cime mozzafiato delle Dolomiti per trovare il luogo dove fu sepolto il Tenente Mario Fusetti durante la Prima Guerra Mondiale, le sponde del Lago di Garda – per trovare un tesoro trafugato dai nazisti durante la Guerra – e le spiagge di Anzio, per fare chiarezza sull’Operazione Shingle. Per finire, Campanardi si addentrerà nel territorio dell’appenino tosco-romagnolo, in una zona ancora infestata di mine antiuomo.