10
luglio

Diritti tv, Sky piange miseria. Ma la Lega Serie A batte cassa (e non fa sconti)

Serie A, diritti tv

Il confronto ormai rovente tra e la Lega Serie A potrebbe arrivare ad un ultimatum. Un’ultima possibilità, se pur ostile, prima della rottura definitiva: sette giorni concessi all’emittente satellitare per pagare 102,7 milioni di (con tanto di interessi e spese legali). In caso di inadempienza, l’ente sportivo potrebbe tagliare il segnale delle partite alla pay tv, che da parte sua persiste nel muro contro muro, rivendicando una posizione di svantaggio in realtà opinabile.

Al di là delle specifiche dispute sulle clausole contrattuali, va considerato che – nonostante l’interruzione del Campionato causa coronavirus – l’emittente satellitare in primavera non dovrebbe aver registrato disdette di massa agli abbonamenti ed anzi, paradossalmente, potrebbe aver pure tratto vantaggio dalla anomala situazione. Lo slittamento dei match, infatti, potrebbe rivelarsi un freno alla fisiologica emorragia di abbonati che Sky ha storicamente accusato in estate. Il che compenserebbe abbondantemente il calo di ascolti delle partite dovuto all’abbassamento estivo della platea.

L’ultimatum alla pay tv verrà sottoposto ai club di Serie A nel corso di un’assemblea convocata d’urgenza per lunedì 13 luglio. Secondo i ben informati, tuttavia, le possibilità che si giunga ad un epilogo così drastico sarebbero abbastanza remote, dal momento che non tutte le società sportive sarebbero concordi ad intraprenderlo. Inoltre non ci sarebbero i tempi tecnici per adottare una simile rivalsa nei confronti dell’emittente.

Nei giorni scorsi, il Tribunale Civile di Milano aveva emesso un decreto ingiuntivo accogliendo il ricorso della Lega nei confronti di Sky e parlando di credito “certo, liquido ed esigibile”. L’ingiunzione di pagamento, tuttavia, non è stata riconosciuta come immediatamente esecutiva e quindi l’emittente potrà prendersi altri 40 giorni per presentare il ricorso, a cui poi seguiranno altri 90 giorni a disposizione del tribunale per fissare l’udienza. Tempistiche che, come anticipato, non consentirebbero un colpo di mano da parte della Lega.

Così, tra i rappresentanti dei club c’è chi ha avanzato soluzioni alternative o più morbide. Beppe Marotta, AD dell’Inter (una delle sei società contrarie al ricorso), secondo Repubblica avrebbe suggerito di proporre a Sky uno sconto del 10% sulla prossima stagione in cambio del pagamento della suddetta rata. Soluzione che però avrebbe suscitato malumori. Per questioni legate agli introiti che i diritti tv garantiscono (e che in questo momento fanno quantomai comodo), in molti ritengono impraticabile la strada degli sconti. Tra i club più intransigenti nei confronti della pay tv ci sarebbero il Napoli di Aurelio De Laurentiis e la Lazio di Claudio Lotito.

Nella riunione prevista per lunedì si preannuncia quindi uno scontro per trovare una modalità che consenta di salvare sia la borsa (anzi il borsellino), sia la vita: la convivenza forzata tra la Lega e Sky, infatti, durerà per un’altra stagione. Per il successivo triennio, invece, l’emittente satellitare dovrà vedersela con altri pretendenti ben più munifici ed interessati all’affare.

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