Fine della missione per il giovane Hakan (Cagatay Ulusoy). Oggi Netflix ha rilasciato i sette episodi della quarta ed ultima stagione di The Protector, la prima serie tv turca prodotta dal servizio streaming. Incentrata sulla figura di un misterioso protettore, chiamato a spendere la sua vita pur di impedire che la città di Istanbul venga dominata dagli Immortali, Hakan: Muhafiz (questo è il titolo originale) è una proposta adatta per chi ama il genere fantasy e soprattutto i supereroi.
The Protector: dove eravamo rimasti
Dopo aver scoperto di fare parte di un ordine antico, Hakan ha accettato di ereditare dal defunto padre il ruolo di Protettore della città di Istanbul. Grazie ad una maglia magica, in grado di renderlo forte e sopratutto indenne da qualsiasi colpo d’arma da fuoco, il protagonista della serie ha quindi dato inizio ad una battaglia contro gli Immortali, delle entità pericolose – capeggiate in principio da Faysal (Okan Yalabik) – che avevano come unico obiettivo quello di prendere il completo controllo della città.
Oltre a poter contare sulla vicinanza di Zeynep (Hazar Erguclu), uno dei membri dell’organizzazione Loyal Ones chiamata a proteggere il Protettore, Hakan ha incarnato appieno lo spirito della sua missione, almeno fino a quando non ha incrociato la spietata Nisan (Funda Erygit), anche lei Immortale. Nel finale della terza stagione, la donna è infatti riuscita a trasportare lo stesso Hakan nel passato, escamotage che le ha consentito di conquistare – almeno per ora – la città di Istanbul.
Da questi presupposti, partiranno dunque i nuovi episodi di The Protector: in che modo, il Protettore riuscirà a ritornare nel tempo presente per porre fine al dominio dei suoi nemici? A complicare la situazione, ci si metterà persino la maglia magica che, esattamente come già accaduto in passato, comincerà a perdere parte dei poteri, costringendo Hakan a trovare dei diversivi per portare a termine la sua missione.
The Protector: poco romanticismo, molto action
The Protector presenta caratteristiche del tutto differenti dalle precedenti serie turche arrivate in Italia, soprattutto se si considerano i “prodotti in rosa” presentati da Canale 5 nel corso delle ultime stagioni estive. Le avventure di Hakan lasciano infatti poco spazio ai momenti romantici e sono piene di azione e drammaticità. Pur dedicando tutta la sua vita alla salvaguardia di Istanbul, il supereroe moderno si trova infatti a vivere una solitudine interiore.
Tra leggende e racconti, appartenenti alla cultura turca, Hakan sa infatti di poter contare solo sulle sue forze e sceglie di restare da solo – anche se si concede qualche avventura sentimentale – per non affrontare l’ennesima morte di un suo caro in nome della causa contro gli Immortali. Un canovaccio riscontrabile in produzioni a stelle e strisce, che hanno preceduto The Protector rinverdendo l’interesse per il genere supereroi, come Daredevil o The Flash.