Ultimi minuti piuttosto movimentati quelli della puntata di oggi di Agorà. Ospiti del programma di Serena Bortone, il deputato di Fratelli D’Italia Giovanni Donzelli e il portavoce nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni hanno battibeccato a più riprese. Inizialmente sul ritorno in Italia di Silvia Romano, successivamente sulla regolarizzazione dei migranti che lavorano nei campi. “Riapriamo i canali regolari, chi è irregolare non entra” ha sentenziato Donzelli su quest’ultimo punto. L’esternazione non passa inosservata a Fratoianni, che ha dato fuoco alla miccia parlando di problemi con la legalità di alcuni esponenti di Fratelli d’Italia:
“Donzelli dice che Fratelli d’Italia è sempre attenta alla legalità, è una legalità a corrente alternata (…) non va bene la legalità quando la legalità significa restituire diritti alle persone, quella legalità non gli piace… evidentemente la legalità a cui sono molto affezionati è quella che fa sì che il loro partito con tutti gli esponenti che sono stati accusati (…) di essere collusi con la ndrangheta, di avere rapporti con neo-fascisti, ci potremmo riempire un album di figurine Panini”
esclama l’ex deputato, generando la reazione della conduttrice, che di lì a poco avrebbe dovuto chiudere (“Adesso mi riapre il dibattito, io devo chiudere”), e a catena anche quella di Donzeli. Quest’ultimo sbotta chiedendo una replica:
“Non mi puoi chiudere così Serena, ho diritto di replica perché questo è uno sciacallaggio vergognoso sulla chiusura. Noi i nostri criminali li abbiamo cacciati a calci nel sedere dal partito quando li abbiamo trovati, voi li mettete al governo, per pietà”.
Fratoianni replica parlando di cronaca e non di sciacallaggio, Donzelli alza la voce, ma la Bortone – evidentemente insofferente sia per la chiusura imminente che per i toni dei due – chiude ’sul più bello’, stroncandoli non senza un pizzico di ironia:
“Addio, addio, ci rivediamo in un mondo migliore”.