“Mi sono sentito fortunato“. Lo ha affermato stasera Nicola Porro, al suo ritorno in tv dopo la guarigione dal Coronavirus. Ripartendo con Quarta Repubblica, il giornalista ha fatto un cenno al contagio che nelle scorse quattro settimane lo aveva costretto all’isolamento e allo stop forzato dal piccolo schermo.
“Ho trascorso qualche brutto giorno, sono stato male. E’ veramente poco importante quello che mi è successo e non me parleremo troppo, però è importante dire che mi sono sentito fortunato, almeno per tre motivi che valgono per me ma che io considero importanti per tutti“
ha affermato il conduttore in apertura di puntata. “Il primo motivo è che il Coronavirus a me, come ad altre persone, ha preso in una forma non mortale” ha aggiunto, precisando poi di sentirsi fortunato anche per fare il lavoro che ama. “Tanti italiani, invece, in questo momento non possono uscire di casa“. Al riguardo, Porro ha poi ripreso la definizione di ‘arresti domiciliari’ utilizzata nei giorni scorsi dal costituzionalista Michele Ainis su Repubblica.
“E poi sono fortunato, e lo voglio dire con grandissima chiarezza a tutti voi che mi ascoltate da casa, perché io ho fatto i test e ho saputo di avere questa malattia. E dopo che l’ho affrontata ho avuto ulteriori test per certificare che era certamente finita e oggi non posso contagiare altri“
ha dichiarato poi il conduttore Mediaset, riferendosi probabilmente al fatto che molti italiani non abbiano invece avuto accesso ad alcun test che diagnosticasse loro il contagio. Poi, il via alla puntata, con un inizio inevitabilmente dedicato proprio all’emergenza sanitaria e con alcune domande che Porro ha rivolto ad un medico a partire dalla propria esperienza di ex malato.
1. gigi russo ha scritto:
7 aprile 2020 alle 08:44