La cornetta si abbassa di colpo. Cade la linea. Dopo il clamore mediatico suscitato da un servizio del 2015 del Tgr Leonardo (in cui si parlava di un “supervirus polmonare” creato in Cina da un laboratorio), nella testata Rai in questione gli animi sono piuttosto agitati. Sul chi va là. Dall’alto è arrivata una direttiva molto chiara: vietato aggiungere una sola parola sulla vicenda.
L’unica presa di posizione ammessa è stata quella univoca che il Tgr Leonardo ha manifestato oggi, in una puntata che potremmo definire chiarificatrice, forse pure riparatoria. Il notiziario scientifico, nell’odierna trasmissione, ha ribadito che il servizio del 2015 è stato “messo in collegamento erroneamente con la situazione di oggi“, dando voce ad uno dei ricercatori che prese parte alla ricerca condotta da Ralph Baric cinque anni fa.
Nella puntata, tuttavia, non abbiamo udito riferimenti, smentite o precisazioni riferite invece ad un altro servizio in cui, a febbraio, lo stesso Tgr parlava di un report cinese in cui si ipotizzava che l’attuale virus pandemico fosse sfuggito da un laboratorio di Wuhan. Ipotesi che, in quel momento, anche la testata Rai riportava come “sempre più probabile“.
#Coronavirus uscito dal laboratorio di Wuhan? Il Tg #Leonardo ne parlava il 17/02/2020 citando un rapporto di due biologi della South Cina University
Il legittimo beneficio del dubbio è cosa diversa dal complottismo.@davidemaggio pic.twitter.com/tbY7ROy4Xk
— Marco Leardi ن (@marcoleardi) March 26, 2020
Abbiamo provato a contattare Maurizio Menicucci, il giornalista scientifico autore dell’ormai virale servizio andato in onda nel 2015 (per completezza, lo riportiamo a conclusione dell’articolo) e diventato oggetto di scandalo. Ma la risposta, da parte sua, è stata perentoria.
“Oltre a quello che avete visto e a quello che ho fatto oggi, per disposizioni aziendali non posso aggiungere neanche una virgola“.
Pur lasciandoci intendere di essere rimasto stupito dal clamore innescato dal suo vecchio servizio e dell’utilizzo che ne è stato fatto, il giornalista si è trincerato dietro al silenzio. No comment, ordini dall’alto. Abbiamo provato a chiedergli di aiutarci a capire i risvolti – anche mediatici – dell’attuale situazione, ma inutile: siamo stati liquidati all’istante e il telefono si è abbassato di colpo. Manco in Cina, oh!
16 novembre 2015. TgR Leonardo. #CoronaVirus pic.twitter.com/RYPatU6WPz — Davide Maggio (@davidemaggio) March 25, 2020
1. piero ha scritto:
26 marzo 2020 alle 19:52