Netflix e YouTube si ‘depotenziano’: conseguenza del Coronavirus, sì. Le piattaforme online hanno rispettivamente deciso di ridurre il bitrate sullo streaming in Europa e di sospendere l’alta definizione dai propri video. Questo, per alleggerire il sovraccarico di dati che le infrastrutture stanno affrontando dall’inizio della pandemia.
A richiedere l’adozione di tali misure era stata la Commissione Europea, che ha accolto con apprezzamento la decisione delle due piattaforme.
Netflix, in particolare, ridurrà la quantità di dati trasferiti in un determinato intervallo di tempo, alleggerendo del 25% l’impatto del traffico sulle reti. L’azienda ha già fatto sapere che il provvedimento garantirà comunque “un servizio di buona qualità“ per gli abbonati, molti dei quali stanno pagando un corrispettivo maggiorato proprio per accedere ai contenuti in versione Hd e Ultra Hd. L’abbassamento del bitrate – ha precisato Netflix – non comporta automaticamente una diminuzione della qualità o un passaggio da 4K e HD a SD
Chiarimento: l’abbassamento del bitrate non comporta automaticamente una diminuzione della qualità o un passaggio da 4K e HD a SD.
— Netflix Italia (@NetflixIT) March 20, 2020
Netflix era stata la prima ad adeguarsi alla richiesta europea sulla sostenibilità del traffico dati. Poi si è aggiunta Google, proprietaria di Youtube.
“Ci impegniamo a trasferire temporaneamente tutto il traffico sulle reti europee alla definizione standard in modo predefinito e continueremo a lavorare con i governi degli Stati membri e gli operatori di rete per ridurre al minimo lo stress sul sistema, offrendo al contempo una buona esperienza agli utenti”
ha commentato un portavoce di Google, precisando che, dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, la piattaforma ha registrato “solo alcuni picchi di utilizzo“. Nonostante ciò, la decisione della multinazionale è stata quella di sospendere integralmente dell’Hd da tutti i suoi video.
1. ale88 ha scritto:
20 marzo 2020 alle 18:48