Sono rimasti in quattro ed uno di loro sarà il vincitore della nona edizione di Masterchef: Antonio, Davide, Marisa e Maria Teresa si sfideranno questa sera su Sky Uno nella finalissima del talent culinario, sotto gli occhi dei tre giudici Antonino Cannavacciuolo, Giorgio Locatelli e Bruno Barbieri. Ma come è stato il loro percorso nella Masterclass e chi di loro merita la vittoria?
Masterchef 9: il percorso di Antonio
Antonio Lorenzon, art director di 43 anni, proveniente da Bassano del Grappa, si è fatto notare da subito. Definito “il re degli antipasti”, per gli ottimi risultati ottenuti da sempre con la prima portata, all’inizio incassava le critiche dei giudici per i suoi impiattamenti un po’ barocchi, conseguenza della sua passione per l’arte e la bellezza. Col tempo ha saputo dosare i propri slanci e superare i propri limiti, riuscendo ad eccellere anche nei dolci e, dunque, candidandosi – anche grazie all’atteggiamento positivo che non lo ha mai abbandonato – a vincitore perfetto.
Masterchef 9: il percorso di Davide
Davide Tonetti, 31 anni di Trieste, ha avuto invece l’atteggiamento opposto. Sempre chiuso, concentrato, poco incline ad aprirsi, è sembrato quasi un automa, almeno fino all’arrivo in studio della moglie, che lo ha fatto scogliere oltre misura. Di sorrisi ne ha spesi pochissimi e di errori ne ha commessi, ma ha dimostrato un grande amore per la cucina e voglia di combattere, nonostante le dure critiche ricevute dalle colleghe, alle quali ha risposto con freddezza.
Masterchef 9: il percorso di Marisa
Anche Marisa Maffeo, infermiera trentaquattrenne, proveniente da Parma ma originaria del salernitano, ha riso molto poco nella Masterclass. Sempre malinconica, convinta di dover fare meglio, non ha risparmiato critiche agli avversari ma se l’è presa spesso anche con se stessa, forse calcando anche la mano. I suoi piatti hanno spesso convinto i giudici, che l’hanno presa un po’ sotto la loro ala protettiva, esortandola a lasciarsi andare, ma non riuscendo nell’intento.
Masterchef 9: il percorso di Maria Teresa
Infine, c’è Maria Teresa Ceglia, la “nemica”. Di lei è stato detto che pagasse la propria schiettezza, e che per questo non riuscisse a legare con i compagni d’avventura, ma in realtà la trentunenne di Cerignola, che fa la consulente finanziaria a Milano, più che schietta è sempre risultata respingente, convinta della propria bravura e pronta a criticare tutti, anche se in maniera quanto più innocente possibile. Salvata sempre dai giudici nonostante diversi scivoloni, ossequiosa nei loro confronti ma chiusa rispetto al gruppo, ha dimostrato di sapersela cavare ai fornelli, in particolare nelle preparazioni di pasticceria.
Masterchef 9: anticipazioni finale
Questa sera i quattro finalisti affronteranno la loro ultima Mystery Box facendo un tuffo nel passato e realizzando un piatto con gli ingredienti che, nel bene e nel male, hanno segnato il loro percorso a MasterChef Italia. L’aspirante chef che darà prova, con il proprio piatto, di aver avuto un’evoluzione e di aver davvero imparato dai propri errori, godrà di un fondamentale vantaggio nell’ultimo Invention Test.
Nella seconda prova della semifinale, infatti, i quattro dovranno replicare i piatti dello chef tristellato Paolo Casagrande, del ristorante “Lasarte” a Barcellona. A seguire, la prova più attesa, temuta, emozionante ma anche soddisfacente dell’intera edizione: gli aspiranti chef, nel corso della finalissima, dovranno proporre i propri menù degustazione, creati e sviluppati in totale autonomia. Saranno questi piatti, in base agli assaggi e al gusto dei tre giudici, a decidere il vincitore di MasterChef Italia.