“E’ la prima volta che nella mia vita ho un pubblico di 500 seggiolini“. Maurizio Crozza ha provato a sdrammatizzare. Non poteva fare altrimenti. In realtà la situazione era assai poco simpatica: ieri sera, al suo ritorno in tv sul Nove, il comico si è trovato tutto solo, davanti ad una platea completamente deserta a causa della restrizioni contro la diffusione del Coronavirus. Un’immagine spiazzante e un po’ deprimente, che purtroppo ha impattato sulla riuscita televisiva dello show.
“Stasera devo fungere sia da comico-conduttore sia da pubblico. Cioè me la canto e me la suono. E’ il primo esperimento di onanismo teatral-televisivo. Farò ridere? Boh, lo saprò domani sui social…“
ha affermato Crozza in apertura di puntata. Poi ha pronunciato un monologo satirico proprio sul virus che sta destando allarme e preoccupazione.
“Ci sono i virologi, quelli che dovrebbero tranquillizzare tutti, che litigano! Burioni e la Gismondo sono d’accordo solo su una cosa: bisogna lavarsi le mani. Siamo nel 2020, spendiamo milioni di euro in ricerca, mandiamo sonde su Marte e ci danno gli stessi consigli che davano già nella peste del Manzoni?“.
Alle battute del comico, però, non seguivano risate né applausi. Effetto stranissimo. Crozza – privato dei ‘fratelli’ e abbandonato a se stesso – ha sopperito alla mancanza di pubblico gestendo il ritmo con abilità e accorciando i silenzi solitamente occupati dalle reazioni della platea. Ma non è bastato. Il suo spettacolo, infatti, ha sofferto per l’inedita situazione: in uno show satirico, l’interazione con l’uditorio è una componente centrale, anche a livello di coinvolgimento.
Nella resa televisiva, abbiamo quindi avvertito una sorta di distacco, dovuto proprio alla sensazione di precarietà imposta dalle contingenze. Solo soletto, affiancato solo dal fidato Andrea Zalone, Crozza sembrava chiuso in un acquario fin troppo grande da riempire. Maurizio qualche sorriso lo ha comunque strappato, nonostante la desolazione che emanava lo studio deserto attorno a lui.
Mandarlo in onda in quella situazione è stata davvero la scelta migliore? Lo stesso comico, ad un tratto, si è lasciato andare ad una battutina sarcastica, ma piuttosto eloquente, rivolta ai dirigenti di Discovery.
“Belin, che tristezza, ma come si fa a fare un programma… Tra l’altro quelli del Nove, che ci vedono, sono tutti a casa! Oggi ho sentito Araimo (Alessandro, AD di Discovery Italia, ndDM)… Li saluto, sono meravigliosi. Però siete tutti a casa caz*o. Siamo gli unici, qua. Una cosa assurda stiamo facendo!” ha affermato Crozza.
1. Claudio Bruno ha scritto:
29 settembre 2020 alle 22:48