No, tu no. Beppe Severgnini fuori dalla Rai a causa dell’allarme Coronavirus. Suona strano, ma è andata davvero così: ieri il giornalista è stato escluso dalla partecipazione ad un programma del servizio pubblico in onda da Milano a causa della sua provenienza da Crema, cittadina che in linea d’aria si trova nelle vicinanze delle zone di focolaio.
A raccontare la surreale disavventura è stato lo stesso Severgnini, ospite ieri ad Otto e mezzo su La7:
“Vengo invitato da un programma televisivo della Rai e, prima ancora che io dica sì o no, mi dicono che io sono Crema e Crema è comunque nella Lombardia del sud e che quindi non posso entrare in Rai. Se tu non puoi entrare nello studio Rai a Milano, è una stranissima sensazione“.
In effetti, oltre a strappare un sorriso, l’episodio lascia di stucco perché rivela come, in queste ore, anche in Rai regni la confusione. Le giuste misure preventive contro il contagio sono talvolta sfociate in scelte motivate più dall’improvvisazione che da una reale contezza della loro efficacia.
Così, nella testa di qualcuno, il giornalista cremasco è diventato un potenziale contaminatore da tenere per precauzione a debita distanza. Ma, in realtà, la città di Crema non risulta nemmeno tra quelle della cosiddetta zona rossa, sebbene in linea d’aria si trovi nelle vicinanze. E meno male che, gli inviti alla razionalità, dovrebbero arrivare proprio dalla tv.