C’è stato un tempo in cui la fiction rappresentava una parte importante della produzione Mediaset. Erano gli anni di titoli quali Il Bello Delle Donne, Distretto di Polizia, L’Onore e il Rispetto e Squadra Antimafia. Poi qualcosa è andato storto: il pubblico si è stancato di quel tipo di offerta, spremuta fino al midollo, il Biscione ha proposto altro senza successo e, stagione dopo stagione, la fiction Mediaset si è impoverita, incapace di catturare l’attenzione del pubblico. Fino, praticamente, a scomparire: in questo mese di gennaio, infatti, non c’è stata neanche una serata di Canale 5 dedicata alla fiction, e la stessa cosa dovrebbe ripetersi a febbraio.
Fiction Mediaset: a gennaio nessuna fiction in onda
La stagione 2019/2020 era partita in autunno con due titoli - Rosy Abate 2 e L’Isola di Pietro 3 – che sono stati apprezzati dal pubblico, pur senza strafare da un punto di vista auditel. Poi ci sono stati i due scivoloni di Oltre la Soglia e Il Processo, prodotti diversi dai soliti che i telespettatori non hanno accolto bene, cosa che ha spinto i vertici Mediaset a spostarli in seconda serata o accorparne le puntate. Da allora, il buio: il raddoppio del Grande Fratello Vip ha fatto slittare la messa in onda della novità Fratelli Caputo e Masantonio, previste ad inizio anno per la serata del venerdì. Ma si tratta solo della punta dell’iceberg.
Canale 5, infatti, ha tentato negli anni di emulare la fortunata realtà della Rai, che della fiction ha fatto il proprio baluardo, uscendo dai propri schemi e proponendosi di investire in prodotti diversi, come le biografie contemporanee. Buoni risultati non sono arrivati, e non soltanto perchè eguagliare il livello del competitor era pressoché impossibile, ma perchè un progetto così ambizioso avrebbe richiesto una perseveranza che non c’è stata.
Secondo un rapporto Apa (Associazione Produttori Audiovisivi) le 368 ore dedicate alla fiction nella stagione 2006/2007 si sono ridotte a sole 54 nel 2018/2019, e le 111 prime serate sono diventate 26. Ciò ovviamente ha scoraggiato qualunque tipo di fidelizzazione, anzi, ha di fatto confuso e disabituato i telespettatori Mediaset spingendoli verso un altro genere di offerta, caratterizzante e lontana da un certo tipo di serialità. Non bastano solo i contenuti, la nuova fiction deve essere parte integrante di un palinsesto diventando così col tempo un prodotto di destinazione in grado di attrarre pubblico anche su una rete dominata dal linguaggio del reality, senza zoccolo duro di “aficcionadi” e che fa partire il prime time alle 21.45.
Il pericolo è che questa messa in onda a singhiozzo, unita al calo degli investimenti nelle produzioni seriali, possa ridurre ancora di più il genere seriale made in Mediaset. Così a Canale 5, alla fine dei giochi, resterebbero solo le soap di importazione.
1. kalinda ha scritto:
29 gennaio 2020 alle 13:47