Chi pensava che la giuria a tre formata da Antonino Cannavacciuolo, Bruno Barbieri e Giorgio Locatelli potesse risultare troppo “morbida”, si sbagliava. Sì, Cannavacciuolo è ancora empatico e si lascia emozionare; Barbieri, dopo tanti anni di MasterChef, è uno di famiglia e non fa più tanta paura; Locatelli è gentile, sorride con dolcezza, sempre, anche se ti sta dicendo qualcosa di terribile. Ma insieme, quando vogliono, possono essere spietati, e non far rimpiangere affatto né le battute al vetriolo di Joe Bastianich, né tantomeno i granitici silenzi di Carlo Cracco.
MasterChef 9: le selezioni della prima puntata
La prima puntata della nona edizione, dedicata alle selezioni, ha mostrato i tre giudici più in forma che mai ed esigenti come sempre. Capaci di entusiasmarsi dinanzi ad un concorrente concentrato, senza parole dopo l’assaggio di un piatto dal sapore “esplosivo”, decisi a divertirsi e divertire, hanno anche saputo criticare duramente quanti sono arrivati al loro cospetto troppo convinti di se stessi. Il segreto resta sempre uno, quello di mostrarsi umili e dimostrare di voler imparare, di saper accettare la critica.
Lo strapotere dei giudici, insomma, non deve essere messo in discussione, mai, e chi ci prova è destinato a fallire. Così come chi li interrompe quando parlano e cerca di ingraziarseli con complimenti eccessivi, che sanno di piaggeria. Ma, per chi ha talento, i tre mostrano immediato rispetto, spendendosi anche in prima persona: Bruno Barbieri ha firmato un grembiule grigio per dare all’emiliano Andrea, scartato dai colleghi, l’opportunità di proseguire nella gara; Locatelli ha fatto lo stesso per Giulia, che si è presentata alle selezioni con la moglie e una “crepes paneuropea“, mentre Cannavacciuolo ha dato la sua totale fiducia alla sciatrice Elisa, che si è presentata proprio con la rivisitazione di un piatto dello chef campano.
Tra i concorrenti che si sono fatti notare di più in questo esordio, guadagnando il grembiule bianco ovvero l’approvazione unanime, c’è Annamaria, una madre ruspante che desidera emanciparsi dai figli opprimenti; la cubana Milenis, che vive felicemente a Camerino con il marito; Nicolò ed il suo piccione cotto perfettamente; lo stilista Antonio, che è arrivato con il suo compagno e il sogno di aprire un table d’hôte in Costa Azzurra e il palestinese William, che con la sua portata d’agnello ha mandato in visibilio i giudici.
Ma il momento top della serata resta quello in cui Antonino Cannavacciuolo, nel bocciare il convintissimo Mirko ed il suo “questo piatto mi ricorda i profumi che sento spesso a casa mia…” ha risposto: “E allora lava più spesso i calzini!”.