A quarant’anni dalla sua prima nomina come Presidente della Camera dei deputati, e a vent’anni dalla sua morte, la figura di Nilde Iotti torna protagonista sul piccolo schermo con Storia di Nilde, docufilm in onda questa sera alle 21.35 su Rai1. A dare il volto alla storica esponente del Partito Comunista Italiano è Anna Foglietta. Al suo fianco Francesco Colella nei panni di Palmiro Togliatti, Vincenzo Amato in quelli di Enrico Berlinguer, e Massimo De Rossi nel ruolo di Giulio Andreotti. Tra fiction, materiali di repertorio e testimonianze illustri, tra cui quella dell’ex Presidente della Repubblica e Senatore a vita Giorgio Napolitano, il docufilm diretto da Emanuele Imbucci ripercorre la storia umana e politica della Iotti, dai primi passi nel mondo della politica fino all’inizio dell’intensa attività parlamentare.
Il racconto prende liberamente spunto da un fatto realmente accaduto: l’arrivo di una lettera inviata all’Avanguardia da una ragazza di nome Rosanna (Linda Caridi) che lamentava le imposizioni da parte del suo fidanzato in merito alle proprie scelte di vita, alla quale Nilde Iotti aveva risposto personalmente sul giornale spronando la giovane a prendere in mano la propria vita con autonomia e libertà. Nilde Iotti fu una delle ventuno donne che parteciparono all’Assemblea Costituente nel 1946 e fu la prima donna nella storia dell’Italia repubblicana a ricoprire una delle tre massime cariche dello Stato, la presidenza della Camera dei deputati, incarico che detenne per tre legislature tra il 1979 e il 1992. In Storia di Nilde, prodotta da Rai Fiction e Anele, viene raccontato il costante ed importante apporto che la Iotti dette sul fronte dell’emancipazione femminile. Celebre è rimasto un suo intervento del 1969 in favore della legge sul divorzio. Il docufilm, scritto da Salvatore De Mola, Marco Dell’Omo e Gloria Giorgianni, racconta anche la sfera privata della Iotti, in particolare la tormentata e discussa relazione sentimentale con Palmiro Togliatti. Lo storico Segretario del Partito Comunista Italiano era sposato e padre di un bambino, e il loro legame, nato al di fuori dal matrimonio, fu all’epoca al centro di numerose polemiche. La coppia, andata a convivere, chiese e ottenne l’affiliazione di una bambina orfana, Marisa Malagoli (presente nel film con delle inedite testimonianze), sorella minore di uno dei sei operai uccisi da agenti della Celere il 9 gennaio 1950 a Modena nel corso di una manifestazione operaia.