15
novembre

Una Storia da Cantare, Ruggeri e Guaccero inaugurano il nuovo sabato di Rai 1. De Santis: «Linea culturale che va da un’altra parte rispetto alla concorrenza»

Enrico Ruggeri e Bianca Guaccero

Enrico Ruggeri e Bianca Guaccero

Torna lo show nel sabato sera di Rai 1 con Una Storia da Cantare, per raccontare – in tre serate – la vita musicalmente straordinaria di tre grandi cantautori, a cominciare da Fabrizio De Andrè, protagonista della prima puntata di domani sera. Alla conduzione, in diretta dalle 21.25 dall’Auditorium Rai di Napoli, Enrico Ruggeri e Bianca Guaccero.

Una Storia da Cantare: gli ospiti della prima puntata

A De Andrè, come detto, sarà dedicata la prima ’storia da raccontare’, attraverso la voce del protagonista stesso (scomparso quasi 21 anni fa), le memorie e i ricordi di chi ha lavorato e vissuto con lui, gli aneddoti, le curiosità, i filmati di repertorio e – soprattutto – le interpretazioni delle sue celebri canzoni con la partecipazione di un ricco parterre di ospiti, chiamati ognuno a raccontare a proprio modo l’artista di Genova.

Ci sarà la storica compagna Dori Ghezzi, che con Fabrizio ha condiviso la vita e svelerà il lato più intimo dell’uomo e del cantautore; e poi Massimo Ranieri, la PFM, Paola Turci, Nek, Morgan, Loredana Bertè, Lino Guanciale, The André, Elena Sofia RicciAnastasio, Ornella Vanoni e Willie Peyote, accompagnati dalla band diretta da Maurizio Filardo. In collegamento dal Porto Antico di Genova, ‘patria’ di De André, è invece atteso Mauro Pagani.

Nel corso della serata, il pubblico da casa potrà partecipare attivamente via social con l’hashtag #unastoriadacantare, eleggendo la canzone più amata di Fabrizio De Andrè, che sarà riproposta live in chiusura di puntata. Una Storia da Cantare proseguirà, sempre in prima serata su Rai 1, sabato 23 e 30 novembre con altre due vite mai dimenticate: quelle di Lucio Dalla e Lucio Battisti.

Una Storia da Cantare: Teresa De Santis punta a serializzare il format

Una Storia da Cantare è un rischio, dal punto di vista degli ascolti, che la Rai ha deciso di correre con l’obiettivo di dare seguito al format e non ‘esaurirlo’ nelle tre puntate per ora previste. La direttrice di Rai 1 Teresa De Santis, intervenuta alla conferenza stampa di presentazione dello show, non ha parlato di numeri attesi e previsti (scaramanzia?) ma di una “linea culturale” che si discosta dalla concorrenza:

“Noi con questo sabato continuiamo in una linea culturale del sabato di Rai 1 che abbiamo scelto, e nella quale crediamo, che non è una linea di controprogrammazione della concorrenza ma la scelta di andare da un’altra parte. Abbiamo avuto Ulisse con i successi che ha avuto Ulisse, è stata una grandissima conferma perché quella è una fabbrica di cultura storica, che è un po’ il caposaldo della Rai. Qui effettivamente c’è anche questo”.

D’altronde, “la scelta di andare da un’altra parte” è anche obbligatoria; la concorrenza, rappresentata da Tú sí que vales, viaggia alla soglia del 30% di share e pensare di scalfirla è impresa fin troppo ardua. Tenere botta, però, si può, a giudicare anche dalle intenzioni della De Santis sul futuro di Una Storia da Cantare:

“C’è questa volontà di costruire un format che ci permetta di narrare la nostra storia attraverso quella che è una delle sostanze della nostra quotidianità, le canzoni (…) Pensiamo di serializzare questa linea culturale.



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