Franco Fatone – inviato di moda e costume del Tg2 – è stato sospeso in via cautelativa dalla Rai. L’accusa che grava sulle spalle del giornalista è quella di aver richiesto soldi per parlare bene in tv di persone che ruotano attorno al mondo della moda. La procura di Milano, dunque, ha chiesto il rinvio a giudizio con l’ipotesi di induzione indebita a dare o promettere utilità.
Secondo quanto riporta Il Corriere della Sera, l’inchiesta nasce nel febbraio 2018, quando il fascicolo viene aperto sulla base della testimonianza dell’imprenditore Francesco Rizzica, che si presenta in procura con ben cinque telefonate registrate, raccontando di non aver versato i 4.000-5.000 euro che – a detta sua – il giornalista avrebbe chiesto per poterlo inserire all’interno di un dossier tv dal titolo Saranno Famosi, andato in onda il 3 dicembre 2017 e che riguardava le nuove leve dell’imprenditoria nel campo della moda.
Sulla base degli sms e delle chat scoperte durante la perquisizione su computer e telefono del giornalista, il pm Giovanni Polizzi gli contesta altre tre imputazioni: 6.400 euro da Michele Baldassarre Lettieri (per un servizio nella stessa data) sotto forma di accredito al padrone della casa in affitto di Fatone; 1000 euro da Guido Della Volpe per un servizio andato in onda al Tg2 delle 20.30 l’8 aprile 2017 e 3.000/4.000 euro promessi (ma poi non onorati) da Vincenzo Taverniti per una promozione del Pisa Football College.
L’inviato nega di aver preteso tali somme di denaro e replica parlando di richieste di prestiti che avrebbe poi o in parte reso o avuto intenzione di restituire. Secondo il pm, Fatone – in quanto giornalista Rai – è un incaricato di pubblico servizio: per questo il reato a lui contestato è induzione indebita e non corruzione tra privati. Tra i testi citati dal pm l’ex direttore del Tg2 Marcello Masi.