9
ottobre

Made in Italy: il Diavolo veste Krizia e Versace

Made in Italy

Made in Italy

Uno dei titoli di punta della nuova stagione di Canale 5 è Made in Italy, la fiction prodotta da Taodue e The Family che racconterà la nascita del pret-à-porter italiano. La moda è un argomento insolito per la serialità Mediaset, quindi la scommessa è delicata, e l’ammiraglia non potrà contare del tutto sull’effetto sorpresa, dal momento che il prodotto è già disponibile su Amazon Prime Video. Noi lo abbiamo visto per voi.

Made in Italy: una fiction piacevole, con una trama già vista e una protagonista poco nota

La fiction si presenta come una versione italianizzata del film cult Il Diavolo Veste Prada. Anche qui c’è una ragazza semplice, ed estranea ai meccanismi della moda, che si ritrova a lavorare in una rivista del settore; Irene è interpretata dalla modella Greta Ferro che, oltretutto, ha una certa somiglianza con la protagonista della pellicola, Anne Hathaway. Entrambe le ragazze devono vedersela con un capo esigente e geniale, ma la Rita di Margherita Buy è decisamente più malleabile della Miranda Priestly di Meryl Streep.

Una differenza sostanziale sta nel contesto: Made in Italy è ambientato negli anni ‘70 e, con l’ausilio di foto, filmati e abiti originali, porta lo spettatore a conoscere un passato vicino ma molto diverso dal nostro presente; nei primi episodi si fa la conoscenza di un giovanissimo Gianni Versace e soprattutto di Krizia, interpretata da Stefania Rocca. Le vicende della redazione di Appeal si mischiano poi con le rivolte studentesche e con i vari cambiamenti politici e sociali dell’epoca, offrendo un racconto articolato e complesso.

Ispirarsi ad un film così iconico e puntare su una protagonista poco nota è però sicuramente un azzardo, una lotta impari. Il meccanismo della ragazzina ingenua che, catapultata in un mondo di lustrini, stravolge la propria vita scoprendo la propria identità, resta piacevole, ma non è detto che possa bastare ad impressionare gli smaliziati telespettatori di Canale 5, abituati a toni più cupi e ritmi più infuocati. In più c’è l’ambizione di raccontare un’epoca.

Che possa essere d’aiuto la presenza nel cast degli ex di Squadra Antimafia Marco BocciValentina Carnelutti?

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