23
settembre

Teresa De Santis: «Il competitor ha investito milioni di euro sulla programmazione. Sfido chiunque ad accusarmi di aver tolto qualcuno per motivi politici»

Teresa De Santis

Teresa De Santis

Nel mirino di addetti ai lavori, di chi sta ’sopra’ di lei e di chi ambisce al suo incarico, la direttrice di Rai 1 Teresa De Santis ammette di giocare una sorta di battaglia per la sopravvivenza. Una ‘guerra’ in cui si sente sola ma nella quale non è disposta ad immolarsi per salvare facce e poltrone altrui:

Mi difenderò fino all’ultimo, non sarò un agnello sacrificale (…) Piacerebbe a qualcuno che io mi vedessi come agnello sacrificale. Sentirsi vittime è il primo passo per condiscendere alla sconfitta. Certo la nostra è un’azienda difficile. E a proposito del fuoco amico, potrei citare la famosa frase (comica) di Luttazzi: ‘In Rai non sai mai quando ti arriverà una coltellata ma la cosa certa è che arriverà dal tuo migliore amico‘”

ha dichiarato alla Stampa. Anche per questo, dopo meno di un mese dall’inizio ufficiale della stagione tv 2019/2020, guarda ai dati e ai numeri con un certo orgoglio, in confronto alla diretta concorrente Canale 5:

Rai 1 stacca la concorrenza di parecchi punti e anche nel daytime sta rimontando un gap antico con Canale 5 (…) Il maggiore competitor ha investito milioni su una programmazione che lo illumina sette giorni su sette, hanno nuove produzioni, nuove fiction. Pure nel pre-serale hanno investito tre milioni e mezzo di euro. Certo, io ho le repliche di Montalbano, un meraviglioso Ulisse che ha inorgoglito anche l’ad Salini e di questo questo sono felice, ho una fiction nuova, Imma Tataranni, con una protagonista bravissima ma ancora poco conosciuta (Vanessa Scalera, ndDM)”.

Il problema maggiore, spiega, per il momento è la Champions League, non più in chiaro su Rai 1 ma su Canale 5:

Questo mi creerà seri problemi, perché i film hanno risultati inferiori e inoltre, me la ritroverò contro ad attaccare le fiction migliori, mentre lo scorso anno era Rai 1 ad averla e a godere del suo 19 per cento”.

Martedì 17 settembre, infatti, l’esordio de La Strada di Casa 2 con Alessio Boni si è fermato al 16.9% di share, contro il 18.63% registrato dalla concorrenza con il match Napoli-Liverpool. Champions a parte, comunque, l’obiettivo della De Santis è fare di Rai 1 “una rete pluralista in grado di rappresentare la società italiana”. E guai a considerare la politica un fattore chiave per la sua carriera e quella delle pedine (i conduttori) che muove o che ha già mosso:

“Per me parla la mia storia, le etichette sono di comodo (…) E sfido chiunque ad accusarmi di aver tolto qualcuno per motivi politici, un solo nome di una testa caduta per quel motivo. Ma non c’è”.

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7 Commenti dei lettori »

1. Ros ha scritto:

23 settembre 2019 alle 12:12

Sta sognando che sta rscuperando nel daytime, poi ogni sera Montalbano vi è rimasto solo quello per contrastare le altre reti.



2. Ale ha scritto:

23 settembre 2019 alle 12:19

Si infatti tu hai le repliche di Montalbano che e’ una cosa vergognosa da proporre al pubblico a inizio stagione, semplicemente perche’ non hai voglia di investire su qualcos’altro.



3. Alex ha scritto:

23 settembre 2019 alle 12:31

Poletti, Convertini, Cuccarini, allora come mai sono lì?



4. ascoltatore ha scritto:

23 settembre 2019 alle 16:45

@Alex

Perchè fanno meno schifo di Fazio, non ospitano gentaglia come mimmo lucano o saviano, e le loro trasmissioni costano meno di un decimo.



5. Maurizio ha scritto:

23 settembre 2019 alle 18:11

Alex… lo sappiamo benissimo perchè sono lì dai… non ci vuole molto per capirlo… che che ne dica la De Santis.



6. Salvo ha scritto:

24 settembre 2019 alle 02:13

Ma dove li vede tutti questi punti di distacco, forse si parla di decimali e deve stare attenta che non perda pure questi. Direttrice sogni di meno e prende esempio dalla concorrenza.



7. Salvo ha scritto:

24 settembre 2019 alle 02:14

Ma dove li vede tutti questi punti di distacco, forse si parla di decimali e deve stare attenta che non perda pure questi. Direttrice sogni di meno e prenda esempio dalla concorrenza.



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