Premiato da buoni ascolti, picchi di oltre 2.500.000 spettatori e il 17% di share, torna domani alle 12.00 su Canale 5 l’appuntamento con Melaverde, il programma a cura di Giacomo Tiraboschi, interamente incentrato su natura, biodiversità, agricoltura e alimentazione. La ventiduesima stagione vedrà al timone per il decimo anno Ellen Hidding, affiancata da Vincenzo Venuto, biologo e divulgatore scientifico da anni prestato alla conduzione televisiva.
Grande assente Edoardo Raspelli, presente nel programma sin dalla prima edizione del 1998, inizialmente come curatore di una rubrica, ed in seguito, dal 1999, come conduttore. Il giornalista e gastronomo, che già lo scorso anno – complici alcuni problemi di salute – aveva dovuto dividere la conduzione del programma con Venuto, seppur a malincuore, si è visto costretto a lasciare Melaverde. Alla base di tale scelta, la proposta della rete di condurre soltanto 7 delle 14 puntate previste per la nuova edizione autunnale, per poi cedere definitivamente il timone della trasmissione a Venuto.
Una scelta quella dei vertici Mediaset sicuramente discutibile. Fare fuori un conduttore che per oltre 20 anni ha contribuito non poco all’affermazione e al successo del programma appare senza dubbio un gesto poco riconoscente. D’altra parte però l’arrivo di Venuto si inserito con successo in un doveroso processo di svecchiamento di Melaverde. Di 16 anni più giovane di Raspelli, sportivo, aitante e telegenico, e con una più che certificata esperienza nel settore, Vincenzo Venuto ha da subito dimostrato di meritare appieno la conduzione del programma, regalando all’appuntamento del mezzogiorno domenicale maggiore freschezza e dinamismo. Due conduttori e due stili di conduzioni molto diversi che, con maggiore fair play dell’azienda, avrebbero potuto tranquillamente convivere, dando vita ad una “strana e inedita coppia” in grado di raccontare la natura a 360° gradi.