Tra poco l’Eurovision Song Contest 2019 avrà il suo vincitore, e si saprà dunque quale nazione ospiterà la prossima edizione. Tale vincitore sarà determinato dalla somma delle classifiche di ciascuno dei paesi in concorso: ogni paese si esprimerà sia attraverso il televoto (app ufficiale, SMS al 4754750, da rete fissa 894222) che attraverso una giuria composta da cinque esperti.
Da regolamento non si può votare per il proprio paese. Televoto e giuria avranno ciascuno un peso del 50% sulla classifica finale; prima saranno annunciati i voti della giuria e poi, novità di quest’anno, in base alla classifica provvisoria saranno svelati i risultati del televoto, partendo proprio dal paese meno votato dalle giurie nazionali.
Eurovision Song Contest 2019: Ema Stokholma è la spokesperson italiana
I voti delle giurie saranno svelati al termine delle esibizioni dai portavoce nazionali (spokesperson): per questo ruolo l’Italia ha scelto la dj Ema Stokholma, vincitrice di Pechino Express 6 e già commentatrice delle semifinali insieme a Federico Russo.
Eurovision Song Contest 2019: la giuria italiana
Questi, invece, i membri della giuria nostrana, che hanno già espresso il proprio voto durante la prova generale di ieri sera. Presidente di Giuria è la giornalista de La Gazzetta dello Sport Elisabetta Esposito. Con lei Annie Mazzola, ventottenne digital entertainer e agente nel campo della moda; Mauro Severoni, tecnico del suono RAI; Adriano Pennino, musicista, arrangiatore, compositore e direttore d’orchestra che il pubblico ricorderà per le sue performance all’Ariston; infine, Paolo Biamonte, critico musicale ed autore televisivo.
Eurovision Song Contest 2019: le nazioni favorite
Secondo la classifica stilata dall’Ogae – l’Organizzazione Generale dei Fan dell’Eurovision Song Contest, ovvero il fanclub internazionale del concorso – il favorito per la vittoria di questa sera sarebbe proprio Mahmood, il cui brano è anche quello più ascoltato a livello globale su Spotify; sulla piattaforma digitale seguono Svezia, Olanda, Francia, Spagna, Norvegia, Svizzera, Cipro, Estonia e Danimarca.
Molto diversa, invece, la proiezione in base alle quote SNAI: lì l’Italia è solo settima e i paesi favoriti risultano Olanda, Svezia e Francia.