29
marzo

Auditel pronta a pubblicare la Total Audience (smartphone, pc, smart tv), ma la Rai «è indietro»

Tv, Total Audience

La svolta sulla rilevazione degli ascolti sarà significativa, rivoluzionaria. La nuova Total Audience progettata da potrebbe infatti svelare dati “sensibilmente diversi da quelli a cui siamo abituati: essa, infatti, misurerà gli ascolti dei device digitali (rispetto ai quali tutti noi verremo monitorati), raggiungendo così target complementari a quelli della classica fruizione. Al momento, però, lo svelamento di tali dati deve attendere. E il perché è presto detto. 

Secondo quanto riferito dal Presidente di Auditel, Andrea Imperiali, durante la sua recente audizione in Vigilanza Rai, tra le motivazioni del ritardo c’è anche il fatto che il servizio pubblico sia ancora “un po’ indietro sotto il profilo della formalizzazione degli impegni che gli spettano. In parole povere, la Rai – che è azionista di maggioranza per il 33% di Auditel – non ha ancora firmato il contratto che darà il via alla pubblicazione dei nuovi dati.

Il sospetto è che, con lo svelamento della Total Audience, qualcuno tema che vengano stravolti gli attuali equilibri degli ascolti. Come spiegato dallo stesso Imperiali, infatti, con la nuova registrazione i programmi “nativamente concepiti in clip” hanno maggior facilità di circolazione e affermazione rispetto a film interi o approfondimenti.

La rilevazione dei device digitali (smartphone, pc, tablet, Smart Tv, game console e vari dispositivi OTT) non si baserà su un campione – come avviene per i tradizionali ascolti tv – ma avrà carattere censuario, cioè registrerà le preferenze di tutti gli utenti che fruiranno i contenuti online. Questo attraverso uno speciale tag digitale inserito da Auditel nei sistemi dei broadcaster e che consentirà comunque – ha assicurato Imperiali – il rispetto della privacy. Questo nuovo monitoraggio si aggiungerà a quello classico, andando così a comporre la Total Audience nel minuto medio.

Nelle case degli italiani, ai 41 milioni di televisori si affiancano oggi ben 60 milioni di device connessi alla rete, attraverso i quali i contenuti tv vengono fruiti sia live che on demand

ha detto il Presidente di Auditel, dando così l’idea delle potenzialità del nuovo sistema, che integrerà le attuali misurazioni con dati molto più rappresentativi e capillari.

Il sistema stesso di rilevazione sarà piuttosto particolareggiato. Da un punto di vista editoriale, ad esempio, Auditel ha individuato sei formati: Live (le trasmissioni in diretta), On demand long form (i contenuti più estesi), On demand short form (i contenuti più brevi come le clip, le sintesi o gli highlights), Digital First (i contenuti creati appositamente per il pubblico online), Preview (anticipazioni) e Pubblicità.

Non abbiamo affrontato il tema della rilevazione di soggetti come Google e Netflix. Nessuno di loro ce lo ha chiesto ma difficilmente saranno disponibili a farci inserire in casa loro un nostro software

ha specificato Imperiali. Il lancio della nuova e integrata modalità di registrazione degli ascolti era previsto già per il mese di marzo. Ma non è andata così. Da parte sua, Auditel si dice pronta al grande passo: l’azienda, infatti, dal 16 dicembre scorso sta monitorando gli ascolti col nuovo sistema. I dati di questi tre mesi – molto interessanti, secondo quanto trapela – sono ovviamente top secret.



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2 Commenti dei lettori »

1. Enzo ha scritto:

30 marzo 2019 alle 10:25

Sulle piattaforme digitali vincerà Mediaset su la Rai



2. bellafranca ha scritto:

31 marzo 2019 alle 10:51

Fazio il Fazioso è cambiato assai dai primi tempi. Vuole fare l’onnipotente solone e non capisce che si tira la zappa sui piedi. Non riesce a sfondare perchè troppo di parte e supponente.



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