28
marzo

Mentre ero via: Vittoria Puccini protagonista «smemorata» della nuova serie di Rai1

Giuseppe Zeno e Vittoria Puccini in Mentre ero via

Giuseppe Zeno e Vittoria Puccini in Mentre ero via

Una fiction che fonde l’investigazione psicologica con la suspense, in cui le dinamiche del desiderio e i numerosi colpi di scena si uniscono in un romanzo femminile e famigliare, che vede al centro un personaggio fragile e allo stesso tempo coraggioso, volitivo, contemporaneo. Sono questi gli ingredienti dichiarati di Mentre ero via, la nuova serie di Rai1 in partenza stasera in prima serata, con protagonista Vittoria Puccini. La fiction, diretta da Michele Soavi, è scritta da Ivan Cotroneo e Monica Rametta, già autori di Un’altra vita (serie tv del 2014 con Vanessa Incontrada) e Sorelle (serie tv del 2017 con Anna Valle), e rappresenta il terzo capitolo del ciclo di storie proposte da Rai1 incentrate sul tema della rinascita femminile.

Coprodotta da Rai Fiction ed Endemol Shine Italy, Mentre ero via racconterà in sei puntate il percorso di riappropriazione della memoria, degli affetti e della propria immagine, sia pubblica che interiore, di una donna a cui vengono attribuite numerose colpe, con le quali dovrà scendere a patti. Protagonisti della vicenda, ambientata a Verona, accanto a Vittoria Puccini, Giuseppe Zeno, Stefania Rocca, Francesca Cavallin, Flavio Parenti, e Carmine Buschini.

Mentre ero via – Trama e Anticipazioni

Di notte, in una villa sul Lago di Garda, si consuma una tragedia che ha le sembianze di un dramma della gelosia. Monica Grossi (Vittoria Puccini), una bellissima e facoltosa donna alle soglie dei quarant’anni, è testimone di una brutta colluttazione in cui perdono la vita il marito, Gianluca Grossi (Paolo Romano), manager dell’azienda farmaceutica di famiglia, e Marco De Angelis (Ugo Piva), avvocato con cui la donna intesseva una relazione clandestina. Monica si risveglia dal coma dopo quattro mesi: è rimasta vittima di un incidente mentre scappava dalla villa, nel disperato tentativo di allontanarsi dalla scena del crimine. Ma adesso la sua memoria è ferma a otto anni prima, al giorno della nascita del suo secondogenito Vittorio Jr. (Riccardo Antonaci). Di lui Monica non ricorda quasi nulla, non le pare vero di ritrovarlo già cresciuto.

Sembra che Monica abbia azzerato una parte importante della sua vita, inclusa la presenza di Marco e di quel sentimento proibito di cui tutti le parlano e che l’ha portata a tradire per sempre i suoi cari. Riccardo (Flavio Parenti), fratello di Gianluca, è il primo a dichiararle il suo odio: la ritiene l’unica responsabile del disastro che ha sconvolto la loro famiglia. L’accaduto ha creato un certo scalpore in città, con gravi ripercussioni sulla rispettabilità dei Grossi e sulla reputazione di Monica. Il suocero, Vittorio Grossi (Mariano Rigillo), che già la soffriva considerandola un’arrampicatrice sociale, si rifiuta di accoglierla nuovamente in casa. La figlia Sara (Antonia Fotaras), adolescente fragile con cui Monica ha sempre avuto un rapporto conflittuale, è ancora molto provata dalla morte del padre e non riesce a perdonarla. La stessa Barbara (Francesca Cavallin), sorella di Gianluca e amica storica di Monica prima di diventare sua cognata, non capisce come abbia potuto nasconderle un tale segreto.

Monica non si riconosce nella descrizione che fanno di lei le persone vicine: una donna egocentrica, adultera, anaffettiva con i figli e interessata solo all’etichetta e all’alto tenore di vita, tra vestiti costosi e serate mondane, consumato nella buona società veronese. La Monica di cui tutti parlano, per lei è un’estranea. Con l’amorevole sostegno della psicologa Caterina Liguori (Stefania Rocca), Monica s’impegna in un difficoltoso processo di recupero della memoria e dell’identità: un percorso imprevedibile e ingannevole, pieno di sogni, allucinazioni e falsi condizionamenti. Per uno strano gioco del destino, Monica trova un forte sostegno in Stefano De Angelis (Giuseppe Zeno), fratello del suo presunto amante, un istruttore di vela vedovo e con un figlio adolescente, Rocco (Carmine Buschini). Anche lui non riesce a credere alla versione ufficiale della tragedia in cui ha perso la vita Marco ed è determinato, come Monica, a capire se quel drammatico episodio nasconda delle verità più profonde.

Stefano sembra essere l’unico capace di scaldare il cuore di Monica, restituendole valori autentici e fiducia. Ma in lui non mancano i pregiudizi verso il mondo privilegiato e falso di cui Monica è l’emblema, che finiscono per inquinare il loro rapporto nascente, mettendolo a dura prova. In una Verona magica e sospesa, Monica intraprende una battaglia per riprendere in mano la sua vita, ritrovare un posto in famiglia ma soprattutto per riconquistare l’affetto dei suoi figli. Il percorso di Monica è anzitutto un viaggio dentro sé stessa, attraverso la sua vecchia vita per tornare a capire chi era, e in quella di oggi per ritrovare gli affetti primari e un’identità finalmente integra.
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