Adam è uno dei piccoli eroi che ieri, assieme ai Carabinieri, hanno permesso che il sequestro dello scuolabus non finisse in tragedia. Il bambino, nato in Italia da genitori marocchini, è intervenuto stamane a L’Aria che Tira assieme al padre Khalid per offrire la propria testimonianza. Su La7, però, non si è parlato solo della sventata strage: il fatto che il ragazzino non abbia la cittadinanza italiana (sebbene sia nato nel 2006 a Crema) è stato utilizzato dalla conduttrice Myrta Merlino come spunto di riflessione sullo Ius soli.
Come spiegato con rammarico da suo padre, Adam potrà richiedere ed ottenere la cittadinanza italiana solo al compimento del diciottesimo anno. Dura lex, sed lex. Come noto, però, l’argomento è da mesi oggetto di ciclica discussione politica (ora portato in auge, ora accantonato per motivi di convenienza elettorale) e Myrta Merlino ha colto la palla al balzo.
“Volevo dire che questa storia, che riguarda sia Adam sia il suo compagno Rami, che è egiziano, ci dà un grande spunto di riflessione sul tema della cittadinanza italiana, dello Ius soli, sul fatto che questi bambini sono più italiani di noi. Ricordiamocelo per il futuro…“
ha affermato la conduttrice, che ha poi chiesto al bambino come si sentisse rispetto alle proprie origini. E lui: “Metà italiano, metà marocchino“. Con toccante sincerità, poi, il ragazzo ha accennato alla sventata tragedia dello scuolabus: “Se succede un’altra volta, penso di essere pronto” ha commentato il coraggioso protagonista.
Nel frattempo, secondo quanto riferisce il Corriere, il Viminale ha deciso di concedere la cittadinanza per meriti speciali a Rami Shehata, uno dei bambini eroi del bus dirottato. La medesima concessione potrebbe arrivare anche per Adam. Al contempo, il ministero dell’Interno sta lavorando per verificare la possibilità di revocare la cittadinanza a Ousseynou Sy, l’uomo di origine senegalese acccusato di sequestro di persona e strage con l’aggravante della finalità terroristica.
1. sergio ha scritto:
21 marzo 2019 alle 18:40