Il Collegio ha creato due piccole “celebrità”: le gemelle Cora e Marilù Fazzini. Ad una settimana dalla conclusione della terza edizione del docureality di Rai2, le sedicenni sono infatti intervenute nella puntata di Tg2 Post andata in onda ieri sera. Le giovani, espulse con vergogna dal Convitto di Celana a poche ore dall’inizio degli esami finali, hanno parlato dell’esperienza nel programma e non si sono astenute dal dire la loro sulla battaglia legata alla salvaguardia dell’ambiente promossa dall’adolescente Greta Thunberg.
A domanda diretta della conduttrice Francesca Romana Elisei, le sorelle hanno detto di avere preso delle informazioni sulla recente manifestazione e, dando nuovamente prova del loro affiatamento, hanno parlato in simultanea:
“E’ un tema che ci riguarda, ma eravamo a scuola, e quindi non ’siamo potute’ partecipare, ma i nostri coetanei, nonché nostri fan, hanno portato giù in piazza un cartellone urlando ‘Marilù, aiutaci tu’, uno slogan del genere… e quindi non siamo state fisicamente lì ma mentalmente ci siamo state in questa manifestazione, ecco”.
In seguito Cora e Marilù, contrariamente a quanto dimostrato su Rai2 fino a qualche giorno fa, si sono dipinte come delle studentesse modello, rivelando di partecipare proficuamente a qualsiasi tipo di lezione scolastica:
“A noi la scuola ci diverte moltissimo, anzi. Siamo sempre, diciamo, interessate, vogliamo sempre dire la nostra su tutti gli argomenti scolastici. (…) La scuola non insegna, ovviamente, a vivere ma ti dà un’istruzione, la capacità di saper ragionare e arrivare alle conclusioni”.
Il narratore Giancarlo Magalli, anche lui ospite della Elisei, ha quindi chiesto alle Fazzini come mai nel Collegio avessero fatto di tutto fuorché studiare. Le teenager non si sono fatte cogliere impreparate nemmeno su questo aspetto:
“Non l’abbiamo preso come un’esperienza formativa ma come un’esperienza di divertimento, e abbiamo voluto fare un’esperienza che capita una sola volta nella vita e quindi abbiamo detto… non abbiamo pensato appunto allo studio, ma bensì a viverci l’esperienza appieno. In questo caso abbiamo preferito lasciare da parte un po’ lo studio, certo che comunque un minimo ce l’abbiamo”.
Oltre a specificare di essere cresciute e maturate successivamente alla loro esperienza nel docureality, Marilù e Cora hanno voluto sottolineare che il loro nervosismo derivava soprattutto dalle regole ferree del 1968, anno in cui era ambientata la trasmissione:
“Non è facile stare in una situazione del 1968 (…). Noi ragazzi siamo abituati a un’istituzione diversa rispetto a quella di un 1968 perché anche, ad esempio, lo studio non è più come lo studio che abbiamo ora nel 2019“.
In chiusura, le adolescenti hanno invitato i presenti – come se ce ne fosse bisogno – a non demonizzare completamente la tecnologia odierna:
“Si sta meglio qui, ovviamente, 2019 cioè, ma non è una risposta scontata perché noi ragazzi è come se in questo momento fossimo sottovalutati perché si paragona il 1968 come fosse, tra virgolette, meglio come sistema educativo ma in realtà non è così perché anche il 2019… anche grazie alla tecnologia, che ci sta al mondo d’oggi, questa ragazza (Greta Thunberg, ndDM) è riuscita a rapportarsi con un ragazzo della Cina ad esempio. Quindi la tecnologia per quanto può essere distruttiva può anche essere costruttiva“.
Perle di “saggezza”, quelle pronunciate dalle Fazzini, dal gusto poco spontaneo. Questa volta, forse, hanno studiato!
“Mariluuuuuuù!” è stato il tormentone de #IlCollegio 1968. Ma anche nel 1961 non si è scherzato… Volete fare un ripasso? Tra poco su #Rai2 dopo il #Tg2Post. pic.twitter.com/Y2HcI3loWL
— Rai2 (@RaiDue) 19 marzo 2019