La vita privata di R. Kelly è sempre stata al centro dei tabloid americani: osannato come uno dei più grandi cantanti R&B di tutti i tempi, l’uomo è famoso per lo stile di vita all’insegna del lusso e degli eccessi. La serie R. Kelly: vittime di una popstar, in onda a partire da stasera alle 22.00 su Crime+Investigation (canale 119 di Sky), cercherà di mettere in luce gli aspetti più controversi della quotidianità dell’artista, accusato più volte di violenza, di molestie sessuali e di pedofilia.
Raggiunto il successo con il brano I believe I can fly, Kelly ha collaborato con Michael Jackson (anche lui protagonista di un documentario shock), Celine Dion e Lady Gaga e, nel corso della sua carriera, ha vinto dei Grammy e venduto milioni di dischi. La docu-serie, strutturata in 6 episodi, non si soffermerà però su questo aspetto della sua vita ma analizzerà, attraverso una serie di testimonianze, le controversie giudiziarie delle quali è stato protagonista.
Diverse ragazze, attratte dal fascino, dalla fama e dalla ricchezza di R. Kelly, hanno scelto di abbandonare le loro famiglie per trasferirsi da lui andando incontro ad un vero e proprio “inferno”: alcune donne, addirittura minorenni, venivano controllate a vista, aggredite verbalmente e punite fisicamente se non rispettavano gli ordini del cantante. Le vittime, in alcune testimonianze, hanno inoltre sostenuto che dovevano chiedere all’uomo persino il permesso per mangiare o andare al bagno. Le vicende, dati tutti questi presupposti, si sono così trasferite nelle aule di tribunale, dove però le accuse di violenza, molestie sessuali e pedofilia non hanno trovato conferma e sono state archiviate.
La docu-serie, andata in onda su Lifetime e seguita da oltre due milioni di spettatori, darà dunque voce ai familiari, ai colleghi e agli stretti collaboratori di Kelly, i quali si sono fatti avanti per gettare delle nuove accuse contro il comportamento violento del cantante afro-americano. Verranno trasmesse le interviste di oltre 50 persone, tra cui spiccano sicuramente Andrea Kelly, ex moglie dell’artista, le fidanzate Kitti Jones e Lisa Van Allen, i fratelli Carey e Bruce Kelly, i musicisti John Legend e Sparkle, l’attivista per i diritti civili Tarana Burke.
Diventato “bersaglio” del movimento #MeToo, R. Kelly ha respinto le nuove accuse tramite il suo legale, anche se la figlia Joann ha scritto sui social che sta pregando “per tutte le famiglie e le donne che sono state colpite dalle azioni di mio padre“. Lady Gaga ha infine rimosso da ogni piattaforma streaming il brano Do what you want, realizzato insieme a Kelly, mentre la città di Spingfield ha cancellato un concerto che prevedeva la partecipazione dell’accusato.