Una storia firmata da Andrea Camilleri arriva nel lunedì sera di Rai 1 ma Il Commissario Montalbano non c’entra. Alle 21.25 di oggi andrà in onda La Stagione della Caccia, secondo film tv della serie C’era una Volta Vigata, che debuttò lo scorso anno con La Mossa del Cavallo, ottenendo ottimi risultati auditel.
Il film è tratto dall’omonimo romanzo che Camilleri ha pubblicato nel 1992 nei Quaderni della Biblioteca siciliana di storia e letteratura di Sellerio; scritto dallo stesso Camilleri con Francesco Bruni e Leonardi Marini per la regia di Roan Johnson. E’ la storia di un’intricata vicenda ambientata alla fine dell’800, con protagonista una sfortunata famiglia ed una lunga serie di strani intrighi che nasconde un mistero tutto da svelare.
La Stagione della Caccia – C’era una volta Vigata: il cast
Il protagonista principale sarà Francesco Scianna, che vestirà i panni di Fofò La Matina ed andrà idealmente a sostituire Michele Riondino, già giovane Montalbano e protagonista del primo film di C’era una volta Vigata. Con lui nel cast Miriam Dalmazio (Ntontò), Ninni Bruschetta (Padre Macaluso), Giorgio Marchesi (Emiliano Saint Vincent), il fu giovane Mimì Augello Alessio Vassallo (Nenè Impiduglia), Donatella Finocchiaro (Donna Matilde), Gioia Spaziani (Clelia Tumminello) e Tommaso Ragno, che impersonerà sia Filippo Peluso che Don Totò.
La Stagione della Caccia – C’era una volta Vigata: la trama
Poco tempo dopo il ritorno in paese di Fofò La Matina, farmacista e figlio del defunto Santo La Matina, geloso custode dei segreti di piante miracolose, “camperi” del marchese Peluso, la famiglia Peluso viene sconvolta da una serie di morti che sembra dovuta a cause naturali o a accidentali disgrazie. Muore il vecchio Peluso che, pur essendo ormai completamente svanito e quasi paralizzato, se ne va carponi ad affogare in mare; muore avvelenato dai funghi il tanto desiderato figlio maschio Rico, che il marchese era riuscito a procreare grazie all’arte farmaceutica del padre di Fofò; muore, fuori di senno, la marchesa Matilde; muore anche lo stesso marchese Peluso, che era riuscito a divenire padre per la seconda volta, sia pure per vie “traverse”, di un figlio maschio.
Muore poi, insieme alla moglie americana, lo zio Totò, che aveva fatto fortuna in America ed era ritornato a Vigata dopo lunga assenza; muore anche Nenè, un cugino che aveva invano cercato di accasarsi con ‘Ntontò, figlia del marchese. Che ne sarà di lei, sempre più sola in quel palazzo in cui non vi sono ormai che lutto e desolazione?