12
febbraio

Giovani e influencer: su Rai2 la docu-inchiesta sui fenomeni da social

Giovani e influencer

Centinaia, anzi migliaia di seguaci: il metro della popolarità al giorno d’oggi.  racconta il mondo dei social attraverso i volti e le abitudini dei giovani che da essi hanno tratto la notorietà: gli influencer. Da oggi, in seconda serata (23.30), la rete diretta da  trasmetterà Giovani e influencer, un documentario in quattro puntate curato da Alberto D’Onofrio e dedicato all’attualissimo fenomeno mediatico che genera reazioni virtuali ed economiche a partire da esistenze reali.

D’Onofrio, già autore per Rai2 di Giovani e ricchi e Giovani e…, stavolta prenderà in considerazione alcuni giovani influencer che diffondono dai loro profili social modelli di immagine e di comportamento. Li seguirà nelle loro giornate reali e nei contatti con i follower, nel contesto familiare e professionale, per raccontare il rapporto con i loro seguaci e con gli hater, coloro che li criticano e a volte li insultano.

Nel corso del programma interverranno gli influencer (in alcuni casi pseudo influencer) Chiara Nasti, Giulia Gaudino, Frank Gallucci, Georgette Polizzi, Federico Clapis, Maria Vittoria Baravelli, Clio Make up, Giacomo Urtis, Cindy Sold, Salvatore Aranzulla, Silvia Fascians, Nina Rima, Valentina Vignali, Gordon, Alberto Naska, Lorenzo Biagiarelli, Alice Balossi, Martina Rando, Martina Sergi, Marta Milani, Elisa Maino, Ambra Cotti.

Gli influencer sono i nuovi protagonisti dei social. Hanno iniziato a postare immagini e selfie come facciamo tutti per divertimento, ma poi hanno insistito e si sono inventati un mestiere dal nulla. Mi interessava questo aspetto: la casualità attraverso la quale intorno al ruolo dell’influencer è nato un fenomeno mondiale. Volevo raccontare il loro percorso per capire come abbiano reagito parenti ed amici quando hanno scoperto che i nostri protagonisti stavano diventando famosi sul web e addirittura stavano cominciando a guadagnare (…) Molti giovani e non solo pensano che ormai fare l’influencer sia diventato un vero lavoro, anche se nessuno sa con esattezza come si diventi influencer, perché il successo sembra legato solo alla personalità di chi è riuscito a sfondare

ha dichiarato il curatore dell’inchiesta in quattro puntate, di cui lui stesso sarà la voce narrante.

Nella prima puntata i protagonisti saranno Chiara Nasti, influencer di lifestyle, 22 anni di Napoli, con 1,6 milioni di followers e con all’attivo una partecipazione lampo all’Isola dei Famosi, Giulia Gaudino, 30 anni e 529 mila follower, laureata in scienza della comunicazione, e Frank Gallucci, 31 anni e 140 mila follower laureato in Scienze politiche. Poi Valentina Vignali, 2 milioni di follower, modella e giocatrice di basket. Da tre anni combatte con un tumore alla tiroide e pubblica sui social anche questa parte della sua vita. Federico Clapis, 30 anni, ha 130 mila follower ed è un artista/scultore e influencer dell’arte con un passato da comico su Youtube. Clapis ha lanciato una provocazione: il mondo dell’arte non può sopravvivere senza i social e gli influencer. Tra le figure intervistate, anche Francesca Sacchi Tommasi, gallerista molto stimata, e Maria Vittoria Baravelli, una curatrice d’arte considerata una influencer emergente in quell’ambito.

Interessante, televisivamente parlando, la scelta di Freccero di collocare Giovani e influencer dopo il debutto della nuova stagione de Il Collegio. Al riguardo, il direttore di Rai2 ha spiegato:

Ho unito a Il Collegio un programma sugli influencer per un motivo molto semplice: per ciascuno di noi nell’immenso universo di internet ha senso solo l’esibizione della nostra individualità. Oggi per il pubblico il vip non è chi regge le fila dell’economia internazionale e detta le agende dei governi ma chi è visibile anche se poi in verità non conta nulla: non ha potere, ma trae fama e ricchezza dalla sua visibilità. E il successo è più eclatante per chi riesce nell’impresa partendo dal nulla. Oggi il talento sociale più premiato è la capacità di intercettare l’attenzione dei follower, la visibilità e lo status symbol di oggi“.

Poi Freccero ha definito queste quattro puntate “solo un assaggio”, annunciando un’altra inchiesta sempre sul mondo giovanile in vista del prossimo anno.



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