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febbraio

Gerry Scotti: «Il pubblico segue il discorso di Mattarella su Rai1, come se noi dessimo uno che ci somiglia. Possiamo fidarci di Canale5, l’ultimo canale che non vi chiede una lira»

Gerry Scotti

Gerry Scotti “bacchetta” il pubblico. Ieri durante l’ultima puntata di Chi vuol essere milionario?, il conduttore di Canale 5 approfitta di una domanda rivolta ad una concorrente per parlare di una questione che attanagliava la sua mente da un po’ di tempo. Il quesito chiedeva cosa avesse mostrato il Presidente Sergio Mattarella lo scorso 31 dicembre durante il discorso di fine anno. Avendo la concorrente chiesto l’aiuto del “Chiedilo a Gerry”, quest’ultimo prende la parola ma prima di dire la risposta confessa:

“Nel darti la risposta mi voglio togliere un sassolino dalla scarpa. Da tanti anni ne voglio parlare, il discorso del Presidente della Repubblica, in questo caso Mattarella ma tutti i presidenti della Repubblica, vanno in onda a reti unificate, su Rai 1 e su Canale 5, anche sulle altre reti. Non so perché qualcuno dice che lo vuole vedere su Rai 1, come se su Canale 5 noi dessimo… uno che ci somiglia e dice delle cose simili… Io lo riscontro… Allora io ti avviso che l’ho guardato su Canale 5, spero che abbia detto le stesse cose che ha detto su Rai 1″.

Il pubblico è divertito e Scotti aggiunge:

C’è poco da ridere perché poi se andate a guardare i dati d’ascolto è curioso, come se da una parte dicesse una cosa e dall’altra l’altra. (…) In alcuni casi possiamo fidarci serenamente anche di Canale 5, che rimane l’ultimo canale che non vi chiede una lira, anzi un euro per mostrarvi i suoi programmi“.

La concorrente, poco dopo, dà la risposta (giusta) consigliata da Gerry, che dunque conclude:

“Ho visto la stessa cosa. Ricordatevi che se lo guardate su Canale 5 dice le stesse cose di quando parla sulla Rai”.

Una segnalazione di costume, come l’ha definita lo stesso Scotti, che ha deciso di condividere la sua perplessità con il pubblico, rassicurandolo quasi della “serietà” di Canale 5. Un aziendalista con la A maiuscola.



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16 Commenti dei lettori »

1. PAOLO76 ha scritto:

2 febbraio 2019 alle 14:56

Grandisissimo Gerry!!! E’ quello che vado sostenendo da sempre….. Ha perfettamente ragione!



2. gregg ha scritto:

2 febbraio 2019 alle 15:14

Ci può stare, ma molto probabilmente percepiscono Rai 1 come rete istituzionale e C5 no, e poi guardiamo pure il traino dei rispettivi tg, c’è molta differenza tra loro



3. Sabato ha scritto:

2 febbraio 2019 alle 15:28

Capisco l’appello di Scotti, ma non deve prendersela col pubblico, bensì con chi, dai piani alti, mina ogni giorno, con le proprie scelte, la credibilità di Mediaset.



4. Nina ha scritto:

2 febbraio 2019 alle 15:39

Un grande, lo adoro.



5. pietrgaf ha scritto:

2 febbraio 2019 alle 16:44

Il discorso non fa una piega, peccato che il pubblico che guarda la tv la sera del 31 dicembre è pressoché anziano, quindi il pubblico ideale per Rai1. Anche per questo motivo il programma di Capodanno è sempre il più seguito rispetto a quello su Canale5. La maggior parte del pubblico di Canale5 è fuori a far festa



6. Joseph ha scritto:

2 febbraio 2019 alle 18:51

Quanto mi fa ridere la convinzione che il pubblico di Canale 5 sia costituito da giovani. Ma se sono almeno vent’anni che vanno in onda sempre gli stessi show! Perfino quelli indirizzati a loro, tipo Amici. Quanti anni hanno i primi vincitori di questo programma? 35-40? Bella gioventù.

Tornando alla perplessità un po’ rosicona di Scotti, ma onestamente genuina: l’autorevolezza non gliela ha certo scippata Rai1, ma l’ha persa il biscione anno dopo anno con il suo palinsesto farcito di volgarità crassa.



7. federico ha scritto:

2 febbraio 2019 alle 20:59

Grazie lo zio Gerry
L’anno prossimo lo vogliamo a Sanremo, credo che é l’unico dei “big”di Mediaset che ancora deve farlo..lo vedrei bene in coppia con la Marcuzzi. Che dite?



8. Primus ha scritto:

2 febbraio 2019 alle 23:04

C5 ha perso da molto la credibilità a causa della sua programmazione imbarazzante,certi appuntamenti sono più seguiti su r1 per affezione e istituzionalita’



9. Patrick ha scritto:

3 febbraio 2019 alle 04:14

C’è da chiedersi chi di Mediaset possa aver pestato i piedi all’Auditel a tal punto da farli precipitare in questo baratro infinito.

Curioso che poche migliaia di persone possano pensare di stabilire le sorti della tv italiana nel 2019, in epoca di internet e smart tv che potrebbero davvero dare uno spaccato più veritiero di cosa guarda veramente il pubblico da casa.

Chissà quale strano “accordo” c’è dietro questo monopolio ormai antico e fuori del tutto dai tempi moderni.



10. Andrea ha scritto:

3 febbraio 2019 alle 10:37

E quello che sostengo io su questo blog schiacciare il tasto 1 e un errata abitudine e quindi a volte si da successo a chi non lo merita. Vedi Fazio, Che Dio ciao aiuti e altre miriadi di programmi, poi a se ci sono veramente programmi inguardabili allora si gira sul 5 e pertanto il successo di De Filippi Scotti Bonolis Palombelli Panicucci Chiambretti Porro Giacobbo, vale doppio.



11. Kalinda ha scritto:

3 febbraio 2019 alle 12:06

Chi causa del suo male (Mediaset) pianga se stesso



12. Claudio ha scritto:

3 febbraio 2019 alle 12:21

Io penso che si tratti di un problema di credibilità. Mediaset non è un editore credibile da un punto di vista informativo e non credo sia uno scandalo, si tratta piuttosto di una precisa strategia editoriale.
La credibilità del biscione risiede nei reality, nel trash. Se Rai 1 e Canale 5 proponessero contemporaneamente Domenica Live con la D’Urso, Canale 5 avrebbe la meglio sulla rete pubblica.
Negli anni hanno aperto i telegiornali parlando del maltempo o della siccità o delle tragedie, senza rispettare una gerarchia delle notizie che tenesse presente la reale importanza delle stesse.
Di ciò se ne è avvantaggiata La7 che sulla credibilità ha fondato un successo che la nuova Rete 4 non è in grado di eguagliare. Ci vorranno anni per recuperare terreno…



13. iole ha scritto:

4 febbraio 2019 alle 12:42

e’ UNA QUESTIONE DI ABITURDINE, LA CREDIBILITà NON C’ENTRA. dA SEMPRE (ANCHE QUANDO SECONDO ALCUNI SI VOI CANALE 5 ERA CREDIBILE) SU RAI UNO IL DISCORSO E’ PIù SEGUITO.

Anche su La7 ha raccolto briciole o sul resto della Rai.
C’è una insana abitudine a preferire Rai Uno a prescindere (abitudine tutta italiana), salvo ricredersi nelle settimane successive.
E così quando c’è una tragedia, una catastrofe ecc.. si sceglie Rai Uno



14. iole ha scritto:

4 febbraio 2019 alle 12:53

Claudio
Se La7 ha tutta questa credibilità, perché anche su La7 il discorso di Mattarella ha fatto flop?



15. basaglia ha scritto:

4 febbraio 2019 alle 14:58

perchè chi guarda Canale 5 a capodanno guarda porcherie tutto l’anno E poi Canale 5 si sa che porta male Se ne faccia una ragione il Poldo nazionale se lavora per un editore che ha la serietà e credibilità sotto le suola delle scarpe



16. Claudio ha scritto:

4 febbraio 2019 alle 17:37

Iole, non mi pare che La 7 abbia floppato perchè ha realizzato un più che dignitoso 3,8% rispetto al 2,1% di Rete 4. Considerato poi che dopo il discorso di Mattarella, La 7 non programmava chissà che, aver realizzato il 3,8% è senz’altro un buon risultato.
Se il pubblico non si distribuisse tra le reti in proporzione alla credibilità di ognuna di esse, basterebbe che il discorso di Mattarella venisse trasmesso da un solo canale (mettiamo Rai 1).
Sono lontani i tempi in cui alle 20 il Tg 5 di Mentana superava il Tg 1, purtroppo a Mediaset hanno fatto scelte editoriali che hanno portato il biscione a competere in questo campo non più come leader ma come follower.



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