30
gennaio

Sanremo 2019: Baglioni sotto accusa per conflitto d’interessi. La Rai mette già le mani avanti

Striscia la Notizia, Sanremo 2019

La prima vera polemica sul Festival di Sanremo 2019 l’ha sollevata : sulla graticola sono finiti Claudio Baglioni e la Rai. Il tg satirico, in particolare, si è occupato del presunto conflitto d’interessi del direttore artistico della kermesse, legato alla Friends & Partners (F&P) di Ferdinando Salzano, società che a sua volta collabora con una serie di cantanti ammessi alla rassegna. Analoghe “coincidenze” – ha evidenziato il programma di Canale5 – avrebbero caratterizzato anche la selezione dei Giovani.

Tra i cantanti legati alla società di Salzano e selezionati per la kermesse 2019 ci sono Paola Turci, Il Volo, Nek, Achille Lauro, Renga e Nino D’Angelo. La F&P, inoltre, è stata recentemente acquisita in parte dalla multinazionale Cts, che ha acquisito la Vivo Concerti e la Magellano Concerti. Di queste fanno parte altri concorrenti dell’ormai prossimo Sanremo: Irama, Ultimo, Federica Carta ed Ex Otago.

In un servizio trasmesso ieri sera, Striscia ha inoltre fatto notare che anche alcuni annunciati ospiti musicali del Festival 2019 ruotano intorno alla società che segue lo stesso Claudio Baglioni. Si tratta di Antonello Venditti, Elisa, Ligabue e Alessandra Amoroso (legati a F&P) e di Giorgia (Vivo Concerti). Secondo indiscrezioni di stampa, alla lista degli ospiti potrebbero aggiungersi Umberto Tozzi, Raf, Fiorella Mannoia e Pio e Amedeo, tutti artisti della scuderia Friends & Partners.

Il programma di Antonio Ricci ha ravvisato stranezze anche sulla sezione Giovani della kermesse, nella cui giuria (composta da tre persone con collaborazioni Rai e due esterni) sedevano Fiorella Mannoia e Annalisa, anch’esse annoverate tra gli artisti del gruppo di Salzano. Striscia ha inoltre segnalato che per la F&P lavora Veronica Corno: “sua madre è Chiara Galvagni, capostruttura Rai responsabile delle risorse artistiche, che fa i contratti agli artisti di Sanremo“.

Va precisato che le circostanze sopra elencate non costituiscono alcun illecito, tuttavia la Rai aveva sempre imposto una clausola di trasparenza che impediva al direttore artistico di essere in rapporto giuridico con gli artisti, gli autori, le case discografiche ammessi al Festival. Proprio per questo vincolo, Gianni Morandi rifiutò di fare il direttore artistico oltre che il conduttore nelle edizioni 2011-2012 dell’evento. Ora, non è chiaro se, alla luce dei fatti, quella clausola sia ancora valida.

Sanremo 2019, conflitto d’interessi – La replica Rai

Le precisazioni fornite ieri dalla Rai a seguito delle polemiche non sciolgono le perplessità ed anzi ne alimentano ulteriori.

L’esclusione di qualsiasi conflitto di interessi è una condizione imprescindibile per la Rai nella stipula di tutti i contratti di collaborazione. Un principio inserito ovviamente anche all’interno degli accordi presi con Baglioni, così come è avvenuto con i suoi predecessori

hanno fatto sapere da Viale Mazzini, sottolineando come la “caratura artistica e professionale di Claudio Baglioni” sia per la Rai “garanzia di rispetto del principio di trasparenza e di imparzialità“. Si dà però il caso che analoghe polemiche su presunti conflitti d’interesse divamparono anche durante la passata edizione della kermesse, sempre affidata a Baglioni, e che quindi la Rai avrebbe potuto fugare ogni dubbio al riguardo prima che fossero di nuovo altri a mettere in discussione la trasparenza dell’evento. Le ambiguità, invece, si sono ripresentate puntualmente, gravando sullo stesso Baglioni e sulla Rai, che ora sembra addirittura mettere le mani avanti.

Il criterio di trasparenza è un elemento cardine dell’offerta del servizio pubblico e del rapporto tra Rai e direttore artistico, in un contesto, quello di Sanremo, in cui fondamentali sono il giudizio insindacabile sul valore dell’offerta musicale e sulla qualità dello spettacolo affidata a una commissione composta da 5 esperti oltre al direttore artistico. Nel contratto, l’azienda prende atto delle dichiarazioni formulate da Baglioni sotto la propria responsabilità. Egli dichiara di avere un contratto di natura editoriale con un’etichetta discografica e uno per la realizzazione di spettacoli musicali dal vivo, prodotti e commercializzati dalla F&P Group Srl e dalla Friends & Partners Spa. Come da contratto, qualora dovessero emergere ’situazioni di incompatibilità e/o conflitto di interessi’, la Rai avrebbe ‘il diritto insindacabile di sostituirlo negli incarichi, senza alcun indennizzo

comunica infatti il servizio pubblico, spiegando – quanto agli ospiti – che “F&P non cura il management di nessuno degli artisti presenti a Sanremo, ma soltanto gli eventi live di alcuni di loro“.

Intanto, il senatore Gianluigi Paragone, capogruppo del Movimento 5 Stelle in commissione Vigilanza Rai, ha annunciato di voler presentare un’interrogazione all’AD Fabrizio Salini e al direttore di Rai1 Teresa De Santis sul presunto conflitto d’interessi della Friends & Partners di Ferdinando Salzano nel Festival di Sanremo.



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