Scoppia il caso Saverio Raimondo al Festival di Sanremo 2019. Il comico romano annuncia che la Rai ha deciso di escluderlo dal Dopofestival in seguito alle polemiche scaturite dalla conferenza stampa di presentazione della kermesse, nella quale Claudio Baglioni ha criticato il governo definendo una farsa la questione migranti.
“Esiste da settimane una camera a Sanremo prenotata da Rai a mio nome per i giorni del Festival. Ma quella camera nelle prossime ore verrà evidentemente assegnata a qualcun altro, perché la mia presenza a Sanremo, prevista e voluta da Rai1 già da mesi e condivisa a più livelli, negli ultimi giorni è stata messa in discussione fino alla cancellazione delle ultime ore. Rai1 in autunno mi ha proposto di essere a Sanremo durante il Festival per realizzare dei contenuti digital nel mio stile; inoltre, questa mia presenza avrebbe avuto una finestra all’interno del Dopofestival. Dopo la celebre conferenza stampa, e il caso politico che ne è stato montato sopra, Rai1 ci ha ripensato e mi ha tolto tutto. A quanto pare la mia presenza lì non è più gradita“
ha spiegato Raimondo in un lungo post su Facebook. Ma, in riferimento alle polemiche sopra citate, come mai la Rai avrebbe bloccato la sua presenza a Sanremo? I motivi, precisa il comico, non mancano di certo e risiedono nei contenuti che avrebbe proposto, non solo al Dopofestival ma anche sul palco del Teatro Ariston:
“Avrei indossato un gilet giallo. Avrei fatto un collegamento dal porto di Sanremo -chiuso per la celebre politica dei porti chiusi- e speculando sulle parole del direttore artistico Claudio Baglioni, che in conferenza stampa ha detto di non volere ospiti stranieri (un festival sovranista!), avrei raccontato l’emergenza umanitaria di un barcone bloccato da giorni in mezzo al mare con a bordo un centinaio di ospiti stranieri -Shakira, gli U2, Amii Stewart…- che non vengono fatti sbarcare. Approfittando della mia somiglianza con Di Maio, sarei salito sul balcone dell’Ariston a festeggiare l’abolizione della povertà e ad annunciare un nuovo boom discografico. Avrei rivelato l’arrivo di Cesare Battisti come super ospite sul palco di Sanremo, esibito in catene di fronte alla folla impellicciata”.
Insomma, Saverio Raimondo – che nel 2015 ha condotto il Dopofestival via web – avrebbe semplicemente svolto il suo lavoro, che è quello di fare satira, “quello per cui mi avevano chiamato”, aggiunge.
Caso Saverio Raimondo: la Rai nega
Preso atto delle parole del comico, la Rai ha smentito (e cercato di smontare) il caso, spiegando in una nota che non c’è mai stato un accordo che prevedesse la presenza a Sanremo di Saverio Raimondo:
“In merito alle dichiarazioni di Saverio Raimondo Rai precisa che non esiste al momento nessun tipo di accordo contrattuale o trattativa economica che lega il comico al Festival di Sanremo. Il fatto che Raimondo non faccia parte della squadra del Festival non ha niente a che vedere con il contenuto delle sue eventuali esibizioni“.