L’unico punto fermo, rispetto al passato, sta diventando il problema principale. Rai1 continua a soffrire al pomeriggio ma lo scenario stavolta è diverso: peggio (o quasi) della fascia post prandiale stanno facendo le ore che precedono L’Eredità. Se il trend di Vieni da Me e Il Paradiso delle Signore è crescente, La Vita in Diretta boccheggia. Il contenitore, condotto da Francesca Fialdini e Tiberio Timperi, ormai non è più in lotta per la leadership del pomeriggio e anzi deve guardarsi le spalle da Geo per non finire al terzo posto tra i programmi più seguiti.
Il competitor della “piccola” Rai3, da anni garanzia d’ascolti, in questa stagione sta col fiato sul collo de La Vita in Diretta e ieri c’è stato uno dei sorpassi più netti:13.2% per la seconda parte di VID vs il 14.7% del programma di Sveva Sagramola ed Emanuele Biggi (specifichiamo: la seconda parte di VID inizia prima – ieri in anticipo rispetto al solito, alle 17.06 – , Geo finisce alle 18.53 circa, ossia dieci minuti dopo il rivale di Rai1). Oltre al danno, la beffa: se per le sconfitte rimediate contro Pomeriggio Cinque poteva esser tirato in ballo il solito alibi del “fare servizio pubblico”, la vittoria di Geo, trasmissione di divulgazione, dimostra che è possibile coniugare mission qualitative e ascolti.
Nemmeno il neo direttore di Rai1 Teresa De Santis sembra essere una fan accanita del programma, a giudicare dalle modifiche di palinsesto in atto. Con la ripresa della stagione, Caterina Balivo ha allungato di 10 minuti il suo talk show facendo slittare Il Paradiso delle Signore che, visto il ritorno del daytime di Amici su Canale 5, evita ogni sovrapposizione con Il Segreto e riduce al minimo la contrapposizione con Uomini e Donne (che dalle 15.40 in poi è pieno zeppo di interruzioni pubblicitarie). Ieri, proprio mentre VID affondava, la soap ha ottenuto il record stagionale pari al 14.8%. Considerati intoccabili i TG, a perdere i 10 minuti guadagnati da Vieni da Me, c’è proprio La Vita in Diretta, la cui durata in quest’ultima stagione si è già ridotta sensibilmente. Eppure un contenitore di infotainment, a differenza di altri prodotti, è plasmabile di giorno in giorno e aperto a cambiamenti.
E per cambiamenti non intendiamo un ingresso in studio in bicicletta, come quello fatto da Timperi ieri.
1. Cugino ha scritto:
10 gennaio 2019 alle 14:48