Come ogni 7 dicembre che si rispetti, nel giorno di Sant’Ambrogio, patrono di Milano, il Teatro alla Scala inaugura la sua stagione. L’evento culturale più importante dell’anno vedrà come protagonista il direttore d’orchestra Riccardo Chailly, il regista Davide Livermore, le grandi voci di Ildar Abdrazakov, Saioa Hernández, George Petean, Fabio Sartori, ma sopratutto uno dei più grandi compositori di tutti i tempi: Giuseppe Verdi con la sua opera Attila. L’appuntamento, a cura di Rai Cultura, andrà in onda in diretta su Rai1 e Rai Radio 3 a partire dalle 17.45.
La Prima della Scala, oltre tre ore di trasmissione complete di sottotitoli, avrà la regia televisiva di Patrizia Carmine. Oltre a trasmettere l’opera, come di consueto la Rai racconterà anche ciò che accade attorno allo spettacolo. Su Rai1 per il terzo anno consecutivo, Antonio Di Bella e Milly Carlucci, con collegamenti di Stefania Battistini dal foyer, condurranno la diretta televisiva incontrando, prima dell’inizio e durante l’intervallo, i protagonisti e gli ospiti presenti. Per Rai Radio 3 seguiranno la diretta Gaia Varon e Nicola Pedone, mentre in studio a Roma ci sarà Oreste Bossini. Saranno coinvolti anche il canale Rai News e la Testata Giornalistica Regionale con dirette, servizi e approfondimenti, con ospiti in studio e dal foyer della Scala.
Le riprese dell’Attila saranno trasmesse anche all’estero, mentre Rai Com distribuirà l’opera in diretta in circa 30 cinema italiani e all’estero. Prima della diretta dell’opera, alle 16.10, Rai Cultura celebrerà il decennale rapporto tra Rai e Scala con il documentario firmato da Felice Cappa Scala – Rai: il futuro della tradizione, un viaggio nel tempo, seguendo i passi fatti dalle due istituzioni nelle proprie scelte culturali e artistiche, ma anche tecnologiche. Testimoni del racconto saranno il Maestro Riccardo Chailly, il Sovrintendente Alexander Pereira, la direttrice generale Maria Di Freda, i musicologi Emilio Sala dell’Università Statale di Milano, Emanuele Senici che insegna a Oxford e alla Sapienza di Roma e Angela Ida De Benedictis della Fondazione Paul Sacher di Basilea. E non mancheranno camei di Claudio Abbado, Giorgio Strehler, Luciano Berio e Bruno Maderna.
Attila – Storia e trama dell’Opera
Attila è un’opera di Giuseppe Verdi su libretto di Temistocle Solera, tratto dalla tragedia Attila, König der Hunnen di Zacharias Werner. L’opera affascinò Verdi soprattutto per via dei protagonisti: Attila, Ezio e Odabella. Il compositore, non soddisfatto completamente del libretto, chiese a Francesco Maria Piave di apportare alcune modifiche. Attila debuttò senza troppa fortuna alla Fenice di Venezia il 17 marzo 1846, ma con il tempo si affermò sempre più, sino a diventare un classico tra i più rappresentati di Verdi.
Attila – Prologo
Aquileia, metà del V secolo. Gli Unnettini saccheggiano la città, guidati da Attila. Entra il generale che ordina di lasciare i morti nella polvere, e s’infuria quando vede uno stuolo di donne di Aquileia condotto a lui, perché aveva ordinato di non risparmiare nessuno. Uldino gli dice che è un omaggio a lui, dato che quelle donne si erano dimostrate abili guerriere; Attila è ammirato in particolare da Odabella. Questa medita vendetta dopo che l’invasore le ha ucciso la famiglia. Attila, sempre più affascinato, le chiede cosa voglia. Odabella rivuole la sua spada, e Attila le porge la sua. Lei, ricevuta la spada, pensa di vendicare il padre e la famiglia uccidendolo con essa. La seconda scena è a Rio Alto, dopo una tempesta, gli eremiti guardano e aiutano i profughi di Aquileia condotti da Foresto, marito di Odabella. Foresto compiange l’amata e giura di ritrovarla e salvare l’Italia.
Attila – Atto I
Odabella si sfoga, e le appare il fantasma del padre. Arriva Foresto, che respinge Odabella, accusandola di tradirlo con Attila. Odabella risponde che l’unico motivo per cui segue l’invasore è ucciderlo con la sua stessa spada. Nella sua tenda, Attila ha un incubo, che racconta ad Uldino: presso Roma, la voce di un vecchio gli imponeva di non avvicinarsi. Uldino lo invita a scacciare queste visioni, ed Attila si prepara ad invadere Roma.
Attila – Atto II
Ezio, con ira, viene a sapere che l’imperatore Valentiniano ha imposto una tregua con gli Unni, e ricorda i tempi antichi dell’onore romano. Giunge Foresto che gli comunica l’intenzione di uccidere Attila, ed Ezio si accorda con lui, sapendo che correrà a morte se l’azione fallirà. Al banchetto con i Romani, i Druidi avvertono Attila che i presagi sono nefasti, ma lui non li ascolta. Foresto dice ad Odabella che Attila sta per bere una coppa avvelenata che ha preparato lui. Ma Odabella vuole solo sua la vendetta ed avverte l’invasore, ma gli chiede di graziare Foresto. Attila esaudisce i suoi desideri e le impone di sposarlo.
1. Claudio Mario Negri ha scritto:
7 dicembre 2018 alle 19:51