A farvi vedere il suo volto in assoluta anteprima ci abbiamo pensato noi di Davidemaggio.it, a farsi conoscere ha provveduto lui stesso all’interno del Grande Fratello. Nella nostra chiacchierata con Gabriele Belli, divenuto celebre ancor prima della partecipazione al reality per essere il primo transessuale ftm nella storia del programma, siamo partiti proprio da quello scoop nel nostro blog, per poi parlare di come è stato percepito nel gioco, della trans-mania che ha investito la tv, e di eventuali possibilità di rimanere nel mondo dello spettacolo…

• Gabriele ci hai fatto un pò penare prima di entrare nella casa…

Non ne sapevo niente (ride ndDM), non sapevo eravate stati voi a fare lo scoop!

• Hai temuto di non entrare in gioco?

Si, ho temuto di non entrare quando ho saputo che erano uscite le agenzie di stampa, e questo timore si è aggiunto agli altri, visto che ce ne sono tanti quando devi raccontare una storia scomoda. Ho saputo comunque che qualcosa era venuta fuori, poi ho letto titoli come “Il GF Show diventa GF Shock” e mi sono detto “bene…” (ride ndDM). Io ho cercato di tenere tutto nascosto; avevo parlato a qualcuno del primo provino e c’erano i soliti che davano tutto per scontato e mi dicevano “vedrai, con una storia come la tua entrerai sicuramente”. Però io ho cercato di rispettare il lavoro degli altri, c’è un’equipe di persone che mi hanno fatto i casting e li rispetto molto.

• A proposito di storie come la tua, con il caso Marrazzo è esplosa in televisione la trans-mania…

Sempre la stessa storia della transessualità legata alla prostituzione. Io ho saputo qualcosa dalla mia compagna che me ne ha parlato stanotte e devo ancora leggere e informarmi, ma anche senza conoscere più di tanto posso dirti che da uomo trans sono entrato al GF anche per rompere questo schema. Pochi di noi ci hanno messo la faccia, e come dico io sempre, oltre alla faccia anche qualcosa di più, perchè quando si raccontano delle storie ci si mette anche il fondoschiena. Basta dire trans uguale prostituzione. Transessualismo vuol dire anche disforia di genere, che comprende delle cure, perchè purtroppo se ne parla ancora in termini “medicalizzati”, e va spiegato cos’è perchè se si può parlare tutta l’analogia con la prostituzione cade nel nulla. Quella è una conseguenza nevrotica e aberrante di una cultura sociale che stigmatizza.

• Il modo giusto per parlare di trans è il Grande Fratello?

Anche, è stato anche quello. In realtà non ci sono modi giusti, ci sono le persone giuste. Magari io sono sembrato dottorino, rompipalle e va comunque bene così. Ho una storia dura alle spalle, non solo come transessuale ma proprio come ragazzo, ed è stata forse la mia infanzia a rendermi “pesante”. Conosco ragazzi transessuali molto più allegri e gioiosi di me, e forse ci sarebbero dovuti andare loro al GF, ma evidentemente non vogliono.

• Quando hai affermato di aver fatto il GF per aiutare chi era nelle tue stesse condizioni non tutti ti hanno creduto, e il fatto che fossi già stato in televisione ha fatto pensare che la tua fosse una scusa per avere visibilità…

Certo, ma ci sta pure che pensino una cosa del genere, però mi chiedo anche: che cosa vogliamo andare a raccontare in televisione? Io potevo raccontare la storia di un ragazzo che ha avuto un’infanzia di m… e quanti ce ne stanno? Migliaia. Così come ci sono anche tanti transessuali maschi. Io mi sono semplicemente chiesto se avevo la forza di affrontare tutto questo, e poi l’ho fatto. Per partecipare al reality ho rimandato le mie operazioni, e credimi un transessuale non vede l’ora di operarsi per diventare se stesso ed avere non tanto i genitali quanto la carta d’identità. Ho rimandato tutto questo di certo non per la visibilità.

• In che percentuale è presente in te il desiderio di popolarità?

Sai, è normale che ci sia del narcisismo. Ma questo te lo crei quando devi combattere per sancire te stesso ogni giorno con gli altri.

• Mi stai dicendo che rifiuteresti di lavorare nel mondo dello spettacolo?

No, diciamo che non rifiuterei se mi proponessero una cosa corretta, una cosa che mi appartiene.

• Che cosa ti appartiene?

Parlare, parlare, parlare e spiegare. Magari anche esser criticato perchè mi metto in cattedra, l’importante è avere la possibilità di parlare.

• In effetti in casa ti è stato detto di tutto “guru, presuntuoso, maschilista, uno che si mette in cattedra, che vuole vendere parole”, giudizi molto pesanti. Pensi di esserti bruciato la possibilità di diventare il leader del gruppo?

Me lo sono giocato a modo mio questo ruolo, per me la prepotenza è un’altra cosa. Io non mi ritengo un arrogante ma un assertivo, l’italiano è una bellissima lingua, se uno la conoscesse meglio capirebbe anche i significati. Mi metto sulla cattedra quando ho qualcosa da dire, e ho molto da dire sul gioco dei generi, sulla commedia umana, sui maschi e sulle femmine. Questa per me è cultura, se per qualcuno è pesante che cambi canale.

• In molti capivano bene i tuoi discorsi e perchè li facevi. Però da fuori si faceva fatica a comprendere perchè tu insistessi tanto con alcune persone, ad esempio Veronica…

L’insistenza non è stata voluta da me, ma dalle dinamiche che si sono create all’interno della casa. Non la cercavo io, mi cercava lei per chiarirsi e per poi incazzarsi ancora di più perchè voleva che mi rimangiassi quanto detto, cosa che non ho mai fatto e che ribadisco ancora adesso. Con lei ho fatto pace, e sulla porta mi ha detto “perdonami, perchè ho capito cosa volessi dirmi e quanto mi volevi aiutare”. Si sono viste ieri sera le cose che io ho sempre detto: nella casa ci sono maschi che fra un pò si scannano per lei. E quello che le dicevo io era proprio di stare attenta a mettere in moto delle dinamiche fra i ragazzi perchè si sarebbero fatti male, e si sarebbe fatta male anche lei visto che fuori ha un ragazzo e dei genitori che la guardano. Se uno vuole mostrare il proprio corpo, e non parlo di lei ma in generale, deve farlo con orgoglio e assumendosi le proprie responsabilità. Cioè, se io vado in doccia al GF, mi si vede in mezzo alle gambe e ci si chiede “ma ce l’ha? è vero? è finto?”, io sono ben consapevole di quello, è inutile che esco e piango perchè mi hanno guardato e criticato.

• All’inizio tu e lei avevate legato tanto…

Certo, perchè ha capito ed amato il mio consiglio quando le è servito a rapportarsi con gli altri.

• Le hai raccontato il tuo passato, il tentativo di suicidio. Qualcuno in seguito a quell’episodio ha azzardato che tu non avessi la necessaria stabilità psicologica per affrontare il GF…

No, sono entrato al Grande Fratello in un momento di assoluta stabilità, non ho mai avuto dubbi.

• Chiudiamo come di consueto con due previsioni. Chi uscirà la settimana prossima e chi sarà invece sarà il vincitore?

Penso uscirà Diletta ma temo per Tullio, non si merita di essere eliminato. Sul vincitore non ti faccio una previsione ma ti dico che se lo merita Mauro, perchè attraverso una vittoria troverebbe se stesso e dentro è veramente una bella persona.

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