Altro che elettrodomestico in disuso. In Italia la tv spopola ancora, aggrega come un tempo (seppur con modalità diverse) ed è presente nella quasi totalità delle famiglie. Al contempo, però, internet sta offrendo nuove opportunità di fruizione dei contenuti, soprattutto attraverso gli smartphone e con l’avvento della Smart Tv. E’ quanto emerge dal 1° Rapporto Auditel – Censis su Convivenze, relazioni e stili di vita delle famiglie italiane, condotto su un campione di 41.000 individui, effettuato nel corso di un anno.
Presentato nei giorni scorsi al Senato della Repubblica, lo studio rivela alcuni dettagli interessanti sui cambiamenti della società italica. Anche in riferimento al rapporto tra le famiglie ed il piccolo schermo. La ricerca rileva che la tv – a differenza di quanto sostiene qualcuno – è ben lontana dall’essere un reperto da museo: nelle case degli italiani ci sono infatti oltre 43 milioni di apparecchi televisivi e il 97,1% delle famiglie ha almeno un televisore.
Il numero di apparecchi televisivi, nello specifico, è condizionato dalla presenza, dal numero di figli e dalla condizione socioeconomica. Al netto delle persone che vivono sole, nel 65,7% delle famiglie italiane il numero di apparecchi televisivi è inferiore a quello dei componenti. Secondo il rapporto Auditel – Censis, la tv “quasi fisicamente (…) conserva un animo aggregatore ed è vissuta come strumento più collettivo che individuale di fruizione dei contenuti“. Al contempo, però, internet sta offrendo nuove modalità di fruizione dei contenuti, anche televisivi.
Il 19,3% delle famiglie dispone di almeno un apparecchio tv connesso al web o perché è una Smart Tv o perché è un apparecchio Tv tradizionale connesso al web con dispositivo esterno. Un dato tutto sommato contenuto, destinato con ogni probabilità a crescere. Il 13,6% ha una Smart Tv propriamente detta connessa al web ed il 10,4% ha una Tv connessa al web tramite dispositivo esterno. Anche in questo caso, l’accesso al web tramite tv è legato alla condizione socioeconomica della famiglie (in maniera direttamente proporzionale) e alla presenza di figli, che favorisce l’impiego nella nuova tecnologia.
Auditel svela i numeri di Sky Go e Netflix
Se la Smart Tv delinea una opportunità di fruizione collettiva in famiglia della proliferante ricchezza di contenuti del web – rileva il rapporto -decollano anche forme individualizzate di fruizione di contenuti televisivi: secondo tale indagine 2,7 milioni di italiani guardano RaiPlay e 2,3 SkyGo, mentre sarebbero 3,7 milioni gli utilizzatori di Netflix, che tuttavia (a differenza delle emittenti tradizionali) non ha vita al di fuori dell’online. In generale, sono 5,3 milioni gli italiani che guardano almeno ogni tanto programmi televisivi ricorrendo alle dotazioni di solito utilizzate per connettersi a internet. E lo fanno di più i giovani e i laureati.
Lo studio evidenzia anche l’ampia diffusione degli smartphone, presenti in oltre il 95% delle famiglie italiane in maniera praticamente trasversale rispetto alle fasce d’età. Il 98% dei 18- 34enni, il 96,2% dei 35-64enni ed il 70,7% degli anziani dispone di uno smartphone che utilizza in via esclusiva. Sostenere tuttavia che queste nuove tecnologie abbiano sostituto la tv sarebbe scorretto, non solo a livello statistico ma persino su un piano sociologico.
La tv infatti aggrega le famiglie intorno alla fruizione dei suoi programmi, creando una sorta di ritualità e promuovendo la convivialità relazionali. Diversamente, lo smartphone – sottolinea il rapporto Auidel Censis – “trasformando le persone in fruitori solitari di contenuti piccona la base materiale della relazionalità familiare quotidiana“.