Cinque settimane di riprese notturne, faccia a faccia con capolavori e reperti unici al mondo. Un continuo dialogo con la storia. Da una parte Alberto Angela, dall’altra gli avvenimenti e le tracce risalenti al 79 d.C, anno della tremenda eruzione del Vesuvio che distrusse Pompei ed Ercolano. Il noto divulgatore racconterà al pubblico di Rai1 la tragedia che ha segnato per sempre la storia antica nello speciale appuntamento con Stanotte a Pompei in onda stasera in prime time.
In attesa di iniziare l’annunciato ciclo di Ulisse sulla rete ammiraglia – novità della stagione tv appena iniziata – Angela aggiungerà un nuovo tassello al ciclo di documentari notturni da lui realizzati. Come in Stanotte al Museo Egizio di Torino, a Firenze, a San Pietro e a Venezia, il paleontologo visiterà i luoghi significativi della storia avvolto dal buio, in un’atmosfera più intima rispetto a quella diurna.
Stavolta si vedranno molti luoghi rimasti bloccati nel tempo come Pompei ed Ercolano, con le sue meravigliose terme ancora intatte e i favolosi gioielli ritrovati sugli scheletri dei fuggiaschi. Poi Stabia, Oplonti e le loro faraoniche ville con piscine e vedute sul golfo di Napoli. Ad accompagnare Alberto e gli spettatori di Rai1 saranno via via degli ospiti illustri. E soprattutto il testimone della tragedia, Plinio il Giovane, che ha raccontato della morte dello zio Plinio il Vecchio e di come invece lui si sia salvato. A farne rivivere la testimonianza sarà anche stavolta Giancarlo Giannini.
L’attore Marco D’Amore invece racconterà gli sconcertanti intrecci tra affari, malaffare e politica che agitavano Pompei nel 79 d.C, quando gli autoctoni ancora ignoravano i segnali di pericolo inviati dalla terra prima dell’eruzione distruttiva. Il racconto di Alberto Angela unirà le riprese dal vero alle scene di vita quotidiana dell’epoca interpretate da alcuni attori, girate in uno studio virtuale e poi montate sulle immagini reali di Pompei.
Con il tre volte premio Oscar Vittorio Storaro si entrerà nella Villa dei Misteri per ammirare i colori nei quali vivevano immersi gli antichi romani. La storica Eva Cantarella porterà gli spettatori a Oplontis nell’antica villa di Poppea, e con lei si vedrà cosa c’è di vero nelle tante leggende che circondano la moglie di Nerone.
Il conduttore racconterà poi le ore drammatiche dell’eruzione del Vesuvio: si potranno vedere alcune delle tante vittime fissate nei loro ultimi istanti grazie ai calchi. All’interno del Museo archeologico nazionale di Napoli verranno inquadrati i gioielli ed i tesori sommersi dall’eruzione e ritrovati poi. Accanto ad Alberto Angela ci sarà la costumista Nanà Cecchi. Attraversando la storia, il paleontologo racconterà Pompei come “la più viva delle città morte“, così come fu conosciuta dal Settecento in poi, grazie ai tanti lavori e alle ricerche.
Arricchita da spettacolari riprese con elicotteri e droni, effetti speciali e minifiction, la produzione è stata realizzata dalla Rai in tecnologia 4K HDR.